La
norma, in particolare, prevede che detto valore retributivo scaturisca su base
volontaria. Vale a dire che, per ottenere la liquidazione in busta paga dell’anticipo
del Tfr, il dipendente dovrà inoltrarne un’espressa richiesta al proprio datore
di lavoro.
Il
testo del Disegno di Legge di Stabilità, inoltre, demanda ad un prossimo Dpcm
la regolamentazione dell’intero sistema.
Tuttavia,
sul fronte della tassazione, il Governo ha già precisato che, in luogo del
sistema agevolato della tassazione separata, all’importo predetto verrà
applicata la tassazione ordinaria, attraverso le aliquote progressive fissate
in corrispondenza dei vari scaglioni di reddito.
Quale
conseguenza di tale scelta, risulta pacifico che, oltre all’Irpef, sulla monetizzazione in busta paga del Tfr graveranno
anche le addizionali regionali e comunali.
Valerio
Pollastrini
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