In
merito alla prossima Riforma del Lavoro, Renzi, rivolgendosi chiaramente all'opposizione
interna del suo partito, ha annunciato che il Jobs Act dovrà essere approvato
entro il 1° gennaio 2015, ricorrendo, se necessario, al voto di fiducia.
Nessuno
spazio al dialogo, dunque, la Riforma dovrà essere approvata nei limiti imposti
dal Governo.
Il
Premier ha precisato che l’unica fonte di dissenso interno è costituita dall’ipotesi
di modifica dell’art.18, sulla quale, tuttavia, Renzi non intende fare passi indietro.
Parlando
poi della Legge di Stabilità, il capo del Governo ne ha rimarcato il carattere rivoluzionario
delle disposizioni, che spazieranno dal lavoro alla riduzione delle tasse.
Sul
fronte esterno, invece, persiste il forte contrasto tra il Premier e la
Commissione Ue e, proprio a proposito dell’Europa, Renzi ha auspicato maggiori
interventi per stimolare la crescita e la lotta alla disoccupazione,
sottolineando come simili risultati possano essere raggiunti soltanto
attraverso una politica meno legata al rigore e al mero rispetto dei parametri
prefissati.
Valerio
Pollastrini
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