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domenica 19 ottobre 2014

Le novità in arrivo con la Legge di Stabilità

Il Disegno della Legge di Stabilità, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, reca diverse novità nell’ambito della materia “lavoro”.

Si tratta di misure che, ovviamente, potranno subire ulteriori modifiche nel corso dell’iter parlamentare necessario per l’approvazione della versione definitiva della norma.

Allo stato dei fatti, si segnalano le seguenti disposizioni contenute nella bozza appena diffusa.

Azzeramento dei contributi dei neoassunti
Lo sgravio contributivo per i neo assunti a tempo indeterminato avrà un limite massimo annuo di 6.200,00 € e non potrà essere utilizzato per i lavoratori a tempo indeterminato assunti nei 6 mesi precedenti con contratti a tempo indeterminato, anche se in altre aziende.

Da questa agevolazione, non  cumulabile con altre misure di riduzione del carico previdenziale, saranno esclusi gli apprendisti ed i collaboratori domestici.

Deduzione del costo del lavoro ai fini IRAP
La componente lavoro dell’IRAP non sarà del tutto azzerata, in quanto lo sconto  sarà applicato solamente in relazione ai rapporti a tempo indeterminato.

Conseguentemente, con riguardo ai rapporti a tempo determinato rimarrà la vecchia tassazione.

Le modifiche alle regole del tributo regionale previste dal Governo, in sostanza, associano la deduzione integrale del costo dei dipendenti a tempo indeterminato al ripristino dell’aliquota 3,9%, penalizzando così  le aziende che si avvalgono di collaboratori o lavoratori a tempo determinato.

TFR in busta paga
Nella manovra è stata inserita anche la possibilità per i lavoratori di percepire il  TFR in busta paga.

Il Governo, infatti, ha destinato 100 milioni di euro alla costituzione di un fondo di garanzia per le imprese i cui lavoratori richiederanno l’anticipo del 50% del TFR in busta paga.

Sul punto, però, la novità principale   riguarda la tassazione.

Se il lavoratore opterà per la percezione mensile del Tfr, il relativo importo subirà la tassazione ordinaria, in luogo dell’imposizione agevolata attualmente prevista per la corresponsione dell’indennità al termine del rapporto di lavoro.

Dalla misura in commento, che entrerà a regime con le retribuzioni relative al  primo marzo 2015, saranno esclusi i lavoratori pubblici, i lavoratori domestici e quelli del settore agricolo.

In generale, inoltre, potranno esercitare l’opzione solamente i dipendenti assunti da almeno 6 mesi.

Pensioni
L’attuale bozza della Legge prevede, infine, che dal °1 gennaio 2015, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali, le pensioni saranno messe in pagamento il giorno 10 di ogni mese o il giorno successivo se festivo.

Valerio Pollastrini

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