Se
nel corso dell’iter parlamentare la manovra non subirà modifiche di sorta, l’agevolazione
in commento è quindi destinata ad assumere un ruolo definitivo nel panorama
delle detrazioni in favore dei contribuenti.
Nei
fatti, la bozza della norma si è limitata a confermare anche per il prossimo
anno le stesse disposizioni introdotte dal D.L. n.66/2014.
Il
bonus, pertanto, continuerà ad essere corrisposto nella misura massima di 80
euro mensili solamente ai titolari di redditi complessivi non superiori a 24
mila euro, mentre si ridurrà proporzionalmente, fino a scomparire del tutto,
per i titolari di redditi complessivi compresi fra 24 e 26 mila euro.
Come
indicato nella premessa, per ora alla stabilizzazione dell’incentivo non è seguito
alcun incremento dei soggetti beneficiari. Conseguentemente, ne risultano esclusi
i pensionati, i titolari di partita Iva e, più in generale, i c.d. incapienti.
Valerio
Pollastrini
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