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giovedì 9 ottobre 2014

Il dipendente pubblico può svolgere il “doppio lavoro” di escort

Nella sentenza n.21107/2014, la Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento irrogato da un Ente Pubblico ad un impiegato che, al di fuori dell’orario lavorativo,  era solito vendere le proprie prestazioni di escort.

Nonostante il dipendente pubblico sia passibile di licenziamento qualora svolga una seconda attività lavorativa senza averne preventivamente informata l’Amministrazione, nel caso di specie la Suprema Corte ha ritenuto illegittimo il recesso in quanto lesivo della  privacy.

La vicenda in commento è scaturita da una segnalazione anonima con la quale l’Amministrazione Provinciale del Piemonte era stata informata che un proprio dipendente fosse solito “vendere” le sue prestazioni sessuali.

I dirigenti dell’Ente avevano quindi effettuato alcune indagini sulla vita privata dell’impiegato, indirizzata in particolar modo sulle sue interrelazioni nella rete internet.

L’indagine tra siti e social network preposti a tale genere di prestazioni avevano confermato che il lavoratore pubblicasse costantemente annunci di prestazioni sessuali a pagamento, dedicando il proprio tempo libero a questa seconda attività.

L’Ente, ritenuta una simile condotta lesiva dell’immagine della Pubblica Amministrazione, aveva licenziato l’impiegato al termine del provvedimento disciplinare.

Il lavoratore aveva però impugnato il recesso, deducendo che lo stesso fosse scaturito al termine di un’indebita intromissione nella sua vita privata.

La normativa sulla privacy, infatti, colloca le informazioni volte a rivelare gli orientamenti e le abitudini sessuali dei lavoratori nella categoria dei c.d. “dati sensibili”, la cui tutela risulta rafforzata  dell’art.4 del D.lgs. n.196/2003, ai sensi del quale gli stessi possono essere trattati solo previo specifico consenso dell’interessato e solamente per determinate finalità.

Queste, in sostanza, le ragioni che hanno indotto la Cassazione a ritenere illegittimo il licenziamento.

Valerio Pollastrini

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