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domenica 7 settembre 2014

Ricominciare a vivere dopo un infortunio sul lavoro

La rivista mensile dell’Inail, “SuperAbile Magazine”, ha dedicato un numero monografico all’impegno dei centri di Vigoroso e Volterra impegnati nella protesica e nella riabilitazione, riportando una serie di storie di infortunati sul lavoro che, con l'aiuto dell'Istituto, sono riusciti a riprendere in mano la propria vita dopo l'incidente.

Partendo dalle strutture dell’Inail impegnate in attività riabilitative e nella creazione di protesi, l’analisi prosegue  con il racconto di chi ha vissuto il trauma dell’infortunio sulla propria pelle.

Si tratta di persone di varia età e provenienza geografica e sociale che hanno voluto  testimoniare l'infinita ricchezza dell'esperienza umana, anche dopo lo shock di ritrovarsi improvvisamente in un corpo diverso. Alcuni di essi, infatti,  sono riusciti a fare della disabilità sopraggiunta un'occasione di cambiamento ed esplorazione di nuovi mondi.

E’ quanto accaduto, ad esempio, a Thomas Freeman, un cittadino liberiano che, giunto in Italia  per sfuggire alla guerra, nel 2003 ha perso una gamba a causa di un incidente sul lavoro.

Freeman ha raccontato di essere stato sempre un tipo molto attivo e di come, dopo l’infortunio, versasse in uno stato di disperazione.

Grazie alla protesi fornitagli dall’Inail,  oggi è in grado  di camminare, guidare lo scooter e insegnare kick-boxing e, adesso, sogna di aprire un’attività di import ed export che unisca l’Africa all’Italia.

Altro caso emblematico è quello di Nino Lisotta, costretto su una sedia a rotelle dopo un infortunio in itinere avvenuto nel 2002.

Grazie all’incontro con Willy Fuchsova, allenatore di tiro con l’arco per il Comitato italiano paraolimpico, Lisotta ha partecipato a tre Mondiali e una Paraolimpiade, diventando a sua volta un esempio per tante altre vittime di infortuni.

Attraverso queste testimonianze, la rivista ha voluto mettere in luce quel lato umano che troppo spesso rimane in secondo piano rispetto all’eccellenza tecnologica.

Dietro le sperimentazioni di avanguardia nel campo delle protesi e della riabilitazione, si nasconde, infatti, un esercito di tecnici, operatori, scienziati sempre al servizio delle esigenze del paziente.

Valerio Pollastrini

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