La
piattaforma web, “OSHwiki”, consentirà
ai suoi utenti di attingere ad una fonte di informazioni costantemente
aggiornate nell’ambito della sicurezza sul lavoro, offrendo loro, allo stesso
tempo, la possibilità di creare
contenuti e collaborare in tutte le lingue.
OSHwiki
mira a diventare una risorsa di riferimento non solo per gli esperti del
settore, ma anche per altri soggetti impegnati nello sforzo di garantire luoghi
di lavoro sani e sicuri.
Il
varo della nuova piattaforma segna un passo importante nel tentativo di migliorare
la salute e la sicurezza all’interno delle aziende europee, oltre a fornire un
valore aggiunto ai soggetti coinvolti sia professionalmente, che a livello personale.
Per
avere la possibilità di pubblicare i propri contenuti sulla nuova enciclopedia
online, gli utenti dovranno iscriversi ed accreditarsi presso l’Eu-Osha, previa
valutazione di specifici requisiti, quali una comprovata esperienza nel settore
e l’appartenenza ad un’organizzazione professionale operante nell’ambito della
salute e della sicurezza, oppure ad un organismo nazionale o internazionale con
competenze specifiche nella materia.
Allo
stato attuale, risultano già coinvolti nel progetto alcuni esperti in sicurezza
e salute sul lavoro alle dipendenze di numerosi istituti di ricerca, nonché
organizzazioni nazionali come l’Inail.
Nel
redigere i contenuti, gli esperti dovranno rispettare i principi di OSHwiki, fornendo, in
particolare, punti di vista neutrali la
cui verifica possa essere effettuata mediante la citazione delle fonti
bibliografiche.
Mentre
la web community si occuperà di controllare testi e traduzioni, per i temi più delicati e
per particolari problematiche, l’Agenzia realizzerà un’analisi di tipo
proattivo/preventivo.
Ad
oggi, sono più di 300 gli articoli pubblicati su OSHwiki, i cui contenuti
spaziano dalla gestione e organizzazione
della Ssl, alle strategie di controllo e prevenzione, dalle modalità per un
utilizzo sicuro delle sostanze pericolose, alle regole di ergonomia ed, infine,
dall’analisi di gruppi di rischio specifici, alle questioni psicosociali.
Valerio
Pollastrini
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