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lunedì 1 settembre 2014

Accesso a materiale pornografico dal computer aziendale

Nella sentenza n.17859 dell’ 11 agosto 2014, la Corte di Cassazione ha ribadito la legittimità del licenziamento irrogato ad un lavoratore che aveva utilizzato il pc aziendale per scaricare da emule alcuni contenuti di natura pornografica.

Nella pronuncia, la Suprema Corte ha sottolineato come  l’utilizzo in azienda per fini personali  di un programma di file-sharing o della posta elettronica, a prescindere dall'account di accesso, così come il download di foto e filmati pornografici, costituiscono delle condotte poste in essere con spregio dei vincoli legali e contrattuali connaturanti il rapporto di lavoro subordinato.

Valerio Pollastrini

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