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martedì 5 agosto 2014

Per ridurre l’orario è necessario il consenso del dipendente

Nella sentenza n.16089 del 14 luglio 2014, la Corte di Cassazione ha affrontato la questione inerente all’applicabilità del contratto collettivo aziendale  nei confronti dei dipendenti non  iscritti alle organizzazioni sindacali sipulanti.

Pur ribadendo il principio in base al quale i contratti e gli accordi collettivi aziendali sono applicabili a tutti i lavoratori dell’impresa, la Suprema Corte ha affermato che nell’ipotesi della trasformazione del rapporto subordinato da tempo pieno a tempo parziale, è, in ogni caso, necessario il consenso scritto del lavoratore, in quanto detta riduzione non può essere predisposta unilateralmente dal datore di lavoro.

Tale consenso, pertanto, risulta ineluttabile anche qualora la trasformazione sia stata
prevista dal contratto collettivo aziendale al fine di evitare il collocamento in mobilità dei lavoratori.

Valerio Pollastrini

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