Nonostante,
specie negli ultimi tempi, la reazione più
diffusa per fronteggiare la crisi economica si sia tradotta nell’incremento
dell’orario e dei carichi di lavoro, lo studio in commento ha dimostrato, di
contro, che a garantire risultati e performance migliori nella professione sia
la possibilità di dedicare del tempo ai propri hobby creativi, come ad esempio
la pittura, il teatro o la fotografia.
In
sostanza, invece che ricorrere a ritmi di lavoro sempre più incalzanti, le
imprese riuscirebbero ad incrementare la produttività stimolando i propri
dipendenti a dedicarsi ad attività creative extra-aziendali.
Lo
studio, condotto dal Professor Kevin Eschleman, parte dalla premessa che le
persone occupate in lavori molto
impegnativi, connaturati dall’alto
livello di performance richiesto, generalmente hanno la possibilità di dedicare
solo poco tempo ad attività personali ed extra-lavorative, che, invece,
consentirebbero loro di distaccarsi dal contesto professionale e di recuperare al meglio idee ed energie.
Dall’analisi
condotta su 341 soggetti con lavori ed hobby differenti è emerso che, rispetto
ai lavoratori privi di interessi in attività creative extra-aziendali, i
lavoratori impegnati in un hobby creativo raggiungono risultati migliori del
15%-30% nelle prove di performance professionale.
I
risultati, pertanto, evidenziano con
certezza come l’esclusiva concentrazione sulle prestazioni lavorative sia
deleteria per il lavoro stesso.
A
detta dei ricercatori, infatti, gli hobby permetterebbero ai lavoratori un
miglior apprendimento dei loro punti di forza e di debolezza ed aumenterebbero
la loro consapevolezza, il senso di controllo e quindi la loro efficacia, garantendo una via di fuga agli stress
quotidiani.
In
conclusione, si segnala che negli Stati Uniti alcune imprese hanno mostrato
particolare interesse verso questa ricerca, facilitando e stimolando lo
svolgimento di attività extra-aziendali di tipo creativo, al fine di favorire la consapevolezza dei lavoratori sui
benefici di tali attività sul loro benessere.
E’
il caso, ad esempio, di Zappos Inc., leader della vendita di calzature online acquisito
da Amazon nel 2009, che, per sollevare il morale dei dipendenti e migliorare il
generale contesto lavorativo, incoraggia gli impiegati ad esporre negli uffici
i loro lavori artistici.
Valerio
Pollastrini
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