Lo
scorso 28 giugno, infatti, ha avuto inizio il mese sacro per i musulmani che,
tra i precetti, prevede il digiuno nella fascia oraria intercorrente tra l’alba ed il tramonto.
Il
depliant informativo contiene alcune sintetiche indicazioni finalizzate ad affrontare
al meglio la giornata lavorativa dei dipendenti che osservano il periodo del Ramadan.
L’opuscolo
riepiloga gli obblighi normativi che il datore di lavoro ed
i lavoratori devono rispettare, con particolare riguardo alle misure preposte ad evitare danni che
potrebbero essere provocati dal troppo calore o dallo sforzo fisico.
Il
depliant focalizza l’attenzione sulle
specifiche prescrizioni da rispettare durante questo periodo, quali la
disponibilità d’acqua nei luoghi di lavoro, la presenza di particolari
dispositivi di protezione e l’organizzazione delle pause di lavoro durante la
giornata.
Disidratazione,
ipoglicemia e perdita di coscienza sono solo alcuni dei pericoli a cui sono
esposti i fedeli musulmani che devono rispettare per trenta giorni l’obbligo
del digiuno.
Ai
datori di lavoro viene chiesto di non
sottovalutare lo sforzo fisico
richiesto dalla mansione e le temperature elevate che potrebbero comportare
ulteriori pericoli per la salute degli osservanti.
Per
tale ragione viene segnalata come buona prassi la riduzione degli sforzi fisici
durante le ore più calde.
Valerio
Pollastrini
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