Nella
nota l’Istituto ha specificato che dal prossimo 5 luglio scatterà la prima decadenza triennale
per gli errori commessi nel calcolo dell'importo delle pensioni.
Per
chiedere la verifica e la correzione dell'assegno, i soggetti beneficiari,
dunque, dovranno agire entro tre anni dalla relativa liquidazione.
L’Istituto
ha poi precisato che il termine di
decadenza della domanda giudiziale volta ad ottenere l'adeguamento della
rendita già riconosciuta per un importo inferiore a quello spettante decorre dalla data in cui il pensionato abbia
ricevuto il provvedimento di liquidazione del suddetto trattamento economico o, nel caso in cui questo non fosse disponibile, dalla data di riscossione del
primo rateo della pensione.
Valerio
Pollastrini
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