Nella
pronuncia in commento, la Suprema Corte, ha ricordato, infatti, che la negazione del titolo degli emolumenti
pretesi non implica necessariamente l’affermazione dell’erroneità della
quantificazione.
Valerio
Pollastrini
(1)
–
Ai sensi degli artt.167, primo comma, e 416, terzo comma, del C.p.c.;
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