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giovedì 26 giugno 2014

Priorità lavoro per i giovani

Quest’oggi, la Link Campus University ha presentato  al Festival del Lavoro di Fiuggi i dati su giovani e lavoro elaborati dal proprio osservatorio permanente ‘Link Lab’ su un campione  di 2.500 residente in 8 città italiane (1), con età ricompresa tra i 17 ed i 19 anni.

Per un giovane su tre  il Governo Renzi deve dare priorità al lavoro.

Per gli intervistati, la problematica della mancanza di occupazione doppia quelle connesse  all’economia e triplica quelle presenti nella scuola.

L’impiego lavorativo, risulta dunque la massima aspirazione dei  ragazzi.

Nonostante il 16,3%  di essi, oltre a studiare, svolge già un lavoro,  questa generazione cresciuta durante la crisi economica, manifesta  il terrore di un futuro senza impiego.

Il lavoro, pertanto, viene considerato come una  garanzia di felicità e benessere.

Nell’indagine denominata ‘Generazione Proteo’, solo il 3,3% degli intervistati ritiene imprescindibile   intraprendere un percorso professionale coerente con i propri studi o con i propri sogni, questi ultimi sono il 12,7%.

Il 22,8% ritiene invece fondamentali il guadagno, il 20,4% la gratificazione personale, l’11,4% la carriera e l’8,9% la stabilità.

Per quanto riguarda  le differenze emerse per sesso ed area geografica, quasi 3 femmine su 4 intendono iscriversi all’università, mentre i maschi sono   il 61,1%, con una dato medio complessivo pari al 67,5%. A Napoli, invece, solo il 47,1% degli interpellati, meno della metà degli studenti, intende proseguire gli studi, ritenendoli un freno all’obiettivo lavoro.

Considerate nel loro insieme, disoccupazione, retribuzione insufficiente e precarietà del lavoro rappresentano il 42,6% delle paure dei ragazzi italiani, dato decisamente superiore rispetto al timore di non riuscire a realizzare i propri sogni, nonché a quelli di   malattia, solitudine, amore e  morte.

Infine, mentre un neomaggiorenne maschio su 5  svolge già un lavoro, per le femmine la percentuale si abbassa al 13,4%, per un dato medio relativo agli studenti-lavoratori che si attesta al 16,3%.

Valerio Pollastrini


(1)   - Roma, Napoli, Genova, Torino, Catania, Latina, Marsala e Gela;

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