I
dipendenti che si assentano dal lavoro per malattia hanno l’obbligo di
permanenza nel proprio domicilio in determinate fasce orarie, nelle quali il
medico potrebbe effettuare una visita
fiscale.
Il
datore di lavoro infatti, ha la possibilità di verificare l’effettiva malattia
del proprio sottoposto richiedendo una visita di controllo.
In
caso di assenza, il lavoratore può
subire delle sanzioni, fino a perdere del tutto il diritto all’indennità.
Nel
caso in commento, la Corte di Appello di Roma, riformando la decisione di primo
grado, aveva accolto le domande avanzate da un dipendente, dirette ad ottenere
la restituzione della somma trattenutagli dal datore di lavoro in seguito alla
sua assenza dal domicilio durante una
visita di controllo.
La
Corte del merito, inoltre, aveva disposto l'annullamento della sanzione disciplinare
dell'ammonizione scritta, irrogata al lavoratore per non aver preventivamente avvisato la
società del predetto allontanamento.
Investita
della questione, la Cassazione ha confermato quanto disposto nella pronuncia di
Appello, ricordando che la recrudescenza di una patologia molto dolorosa può
rendere indifferibile l’uscita dall’abitazione per recarsi dal medico curante e
impraticabile la preventiva comunicazione dell’assenza alla datrice di lavoro.
Valerio
Pollastrini
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