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venerdì 20 giugno 2014

Lavoratore in malattia – Quando l’assenza dal domicilio è legittima

Nella sentenza n.2047/2014 la Corte di Cassazione è tornata ad affrontare l’ipotesi dell’allontanamento del lavoratore in malattia  dal proprio domicilio durante la fascia oraria di reperibilità.

I dipendenti che si assentano dal lavoro per malattia hanno l’obbligo di permanenza nel proprio domicilio in determinate fasce orarie, nelle quali il medico potrebbe  effettuare una visita fiscale.

Il datore di lavoro infatti, ha la possibilità di verificare l’effettiva malattia del proprio sottoposto richiedendo una visita di controllo.  

In caso di assenza,  il lavoratore può subire  delle sanzioni, fino  a perdere del tutto il diritto all’indennità.

Nel caso in commento, la Corte di Appello di Roma, riformando la decisione di primo grado, aveva accolto le domande avanzate da un dipendente, dirette ad ottenere la restituzione della somma trattenutagli dal datore di lavoro in seguito alla sua   assenza dal domicilio durante una visita di controllo.

La Corte del merito, inoltre, aveva disposto  l'annullamento della sanzione disciplinare dell'ammonizione scritta, irrogata al lavoratore  per non aver preventivamente avvisato la società del predetto allontanamento.

Investita della questione, la Cassazione ha confermato quanto disposto nella pronuncia di Appello, ricordando che la recrudescenza di una patologia molto dolorosa può rendere indifferibile l’uscita dall’abitazione per recarsi dal medico curante e impraticabile la preventiva comunicazione dell’assenza alla datrice di lavoro.

Valerio Pollastrini

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