I
lavoratori ricorrenti, che, nell’ambito di un servizio affidato da Poste
Italiane ad una cooperativa, risultavano adibiti al trasporto urbano, avevano
denunciato la genuinità dell’appalto.
Il
Tribunale aveva accolto la domanda dopo aver accertato che i lavoratori fossero inseriti stabilmente nell'organizzazione dell'impresa appaltante.
Per
l'espletamento delle loro prestazioni, infatti, i lavoratori utilizzavano in
modo costante i mezzi di Poste Italiane, osservando un orario ben preciso per conto della stessa. Inoltre,
dagli atti, era emerso che a carico della cooperativa non vi fosse alcun rischio d'impresa.
Riscontrata
la presenza dei richiamati elementi tipici degli appalti non genuini, il
giudicante ha ritenuto configurata la fattispecie dell’illecita somministrazione
di manodopera, e, in applicazione di quanto disposto dalla normativa di
riferimento (1), ha disposto la conversione del rapporto di lavoro
dei ricorrenti alle dipendenze di Poste Italiane, quale effettivo utilizzatore
della loro prestazione.
Valerio
Pollastrini
(1)
-
Artt.29, comma 2, e 27 del D.Lgs n.276/2003;
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