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giovedì 29 maggio 2014

Il rendimento dei Fondi Pensione

Nell’ambito della Previdenza Complementare, la Covip  si occupa della vigilanza di 8 milioni di iscritti, per un patrimonio complessivo di 177 miliardi, dei quali 116 miliardi per i Fondi Pensione e 61 miliardi per le Casse Professionali.

Nel corso della relazione annuale dell’Authority, tenuta dall’istituto lo scorso 28 maggio, è emersa la marcata convenienza  dei Fondi Pensione rispetto al vecchio trattamento di fine rapporto.

Dal 2000 ad oggi il rendimento cumulato dei Fondi Pensione negoziali è stato pari al 48,7%,  rispetto al 46,1% ottenuto dal trattamento di fine rapporto.

Nel 2013 i Fondi Pensione negoziali hanno reso in media il 5,4%  ed i Fondi Pensione aperti hanno registrato la quota media dell'8,1 %. I Pip, realizzati attraverso i prodotti di ramo III, hanno reso invece il 12,2%, mentre, nello stesso periodo, il Tfr si è rivalutato solo dell'1,7 %.

L'anno scorso sono stati complessivamente raccolti 12,5 miliardi di euro, dei quali,  5,2 miliardi sono giunti dai flussi del Tfr indirizzati  alla previdenza complementare.

Nell’ambito patrimoniale, risultano preponderanti i 330 fondi preesistenti, che totalizzano circa 50 miliardi di euro, pari al  il 40% del totale.

I 39 Fondi Pensione negoziali raggiungono quota 34,5 miliardi, i 59  Fondi Pensione aperti  sono a 12 miliardi e, infine, gli 81 Pip registrano 19,5 miliardi di patrimonio.

Dai dati emerge però un  aumento rilevante dei lavoratori in difficoltà che hanno bloccato i versamenti alla Previdenza Complementare. Al 31 marzo 2014, sono infatti 1,4 milioni gli iscritti ai Fondi Pensione che, principalmente  a causa del protrarsi della crisi economica,  hanno sospeso i pagamenti, mentre a fine 2012 il dato si era fermato a 1,2 milioni.

Valerio Pollastrini

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