La
Suprema Corte ha inoltre chiarito come il
datore di lavoro possa limitarsi a fornire, nella suddetta comunicazione, le
indicazioni necessarie ed essenziali che consentano al dipendente di individuare il fatto nel quale sia stata ravvisata l’infrazione
disciplinare.
Nel
caso in cui la singola procedura riguardi
molteplici eventi, la comunicazione preventiva non dovrà necessariamente contenere l'indicazione
del giorno e dell'ora in cui le presunte
inadempienze siano state commesse. A tal fine, infatti, è sufficiente che, dal tenore letterale della
contestazione, si evincano gli elementi utili per la corretta individuazione delle
violazioni imputate al lavoratore.
La
Cassazione ha quindi concluso
confermando l’ammissibilità della contestazione c.d. per relationem, quella cioè effettuata mediante il richiamo ad atti del procedimento
penale instaurato a carico del dipendente per fatti e comportamenti rilevanti
anche ai fini disciplinari, nel caso in cui le accuse formulate in tale sede siano a conoscenza dell'interessato.
Valerio
Pollastrini
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