Chi siamo


MEDIA-LABOR Srl - News dal mondo del lavoro e dell'economia


giovedì 1 maggio 2014

Dal Senato in arrivo nuove modifiche su contratti a termine, apprendistato e rapporto a tutele crescenti

Dopo gli stravolgimenti emersi successivamente all’approvazione della Camera, sembrano profilarsi nuovi cambiamenti per il “Decreto Lavoro”.

La Commissione Lavoro di Palazzo Madama  sta stringendo i tempi in vista della scadenza del 2 maggio per la presentazione degli emendamenti da votare in Senato entro lunedì.

L’obiettivo è quello di  portare il testo in Aula all'inizio della prossima settimana, votarlo e rispedirlo alla Camera per la conversione in legge prima della scadenza del 19 maggio.

In questa fase è emersa la volontà di apportare ulteriori modifiche al Decreto, relative ai contratti a termine, all’apprendistato ed al c.d. contratto a tutele crescenti.

Contratti a termine
La modifica dovrebbe riguardare la norma votata dalla Camera  che stabilisce la conversione in contratto a tempo indeterminato  ai danni delle aziende che superino la soglia del 20% di contratti a termine.

L’idea è quella di trasformare la richiamata  sanzione  in un semplice esborso economico a favore del lavoratore, la cui entità dovrà essere definita.

Risulta inoltre al vaglio l’ipotesi di esentare gli Enti di ricerca dal tetto del 20%.

Apprendistato
A proposito di questo istituto, si ricorda che il testo approvato dalla Camera ha reintrodotto l’obbligo della formazione pubblica “esterna” per l’apprendista, soppresso  nella versione originaria del Decreto Legge.

La nuova norma ha apposto  la condizione che la Regione, entro 45 giorni dall'avvio del rapporto di apprendistato, comunichi al datore di lavoro le modalità di erogazione della formazione di competenza pubblica.

E’ attualmente oggetto di valutazione la compatibilità di questa clausola con la normativa europea. In caso di inadempienza della Regione, infatti, la formazione pubblica diverrebbe facoltativa, esponendo lo Stato italiano a possibili sanzioni, come avvenne nel caso dei contratti di formazione lavoro.

Si sta valutando l'opportunità che possa essere la stessa azienda, a patto che risulti adeguatamente attrezzata, ad impartire la formazione “on the job”.

Il contratto a tutele crescenti
Verrà presentato un emendamento che prevede la possibilità di interrompere il rapporto di lavoro a tempo indeterminato entro i primi 36 mesi, attraverso  il versamento di una indennità economica.

Valerio Pollastrini

Nessun commento:

Posta un commento