In
occasione di ogni consultazione elettorale, coloro chiamati ad adempiere alle
funzioni presso gli uffici elettorali, ivi compresi i rappresentanti di lista,
dei partiti o dei promotori del referendum, hanno diritto di assentarsi dal
lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di
competenza.
Le
giornate di assenza dovranno essere retribuite dal datore di lavoro come se il
dipendente avesse normalmente svolto la propria prestazione in azienda.
Per
i giorni festivi, o comunque non lavorativi, ricompresi nel periodo di
svolgimento
delle
operazioni elettorali, i dipendenti assenti avranno
diritto al pagamento delle specifiche quote retributive, in aggiunta alla
ordinaria retribuzione mensile, ovvero a riposi compensativi da godersi subito dopo
la fine delle operazioni al seggio. E’ quanto avviene, ad esempio, per la
giornata della domenica.
I
dipendenti interessati, dovranno preventivamente comunicare al datore di lavoro
le assenze per permessi elettorali, mediante l’esibizione del certificato di
chiamata.
Successivamente,
i lavoratori dovranno presentare in azienda la documentazione giustificativa
firmata dal presidente del seggio e riportante l’orario di inizio e fine delle
operazioni.
Valerio
Pollastrini
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