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mercoledì 2 aprile 2014

Jobs act – Il Disegno di Legge delega in materia di occupazione

Prosegue l’analisi delle misure contenute nel c.d. Jobs Act, con riguardo, questa volta, al Disegno di Legge delega in materia di occupazione.

Il testo, attualmente,  è  al vaglio del Quirinale ed entro la prossima settimana dovrebbe essere trasmesso  al Senato.

Una volta ottenuto  il via libera dal Parlamento, il Governo avrà sei mesi di tempo per predisporre i necessari decreti attuativi.

L'idea di base è quella di calibrare la convenienza per i datori di lavoro nella scelta della tipologia contrattuale, attraverso una diversa onerosità dei contributi sociali obbligatori.

L’obiettivo è quello di introdurre  all'inizio del 2015 un nuovo ventaglio di soluzioni contrattuali.

Il panorama  passerà dal rapporto a termine, leggermente più costoso, al nuovo contratto a tutele crescenti, più vantaggioso nella fase di chiusura del rapporto e nella contribuzione dovuta, fino ad arrivare al più conveniente, in termini di spesa complessiva, contratto a tempo indeterminato.

Il Disegno di Legge prevede inoltre una revisione degli ammortizzatori sociali, mirata a garantire protezioni più uniformi ed estese in caso di disoccupazione involontaria, in base alla storia contributiva dei lavoratori.

In sostanza, verrà introdotta una nuova indennità di disoccupazione  in sostituzione dell’attuale Aspi, la cui fruizione sarà garantita anche a quei lavoratori ora privi di tutela in caso di perdita del posto.

I lavoratori che, dopo l'esaurimento della “nuova Aspi” non riusciranno a ricollocarsi, potranno poi beneficiare di un ulteriore assegno di disoccupazione, al quale potranno accedere  in presenza di determinate condizioni reddituali accertate con lo  strumento Isee.

Continueranno ad essere esclusi dall’indennità di disoccupazione i lavoratori in Partita Iva. Per tale ragione il Ministero del lavoro attiverà a breve una mirata attività ispettiva per  reprimere eventuali abusi in questa forma di inquadramento.

Per garantire il necessario equilibrio finanziario per  la maggiore spesa richiesta dalla “nuova Aspi” sarà immediatamente eliminata la mobilità in deroga, e verrà approntata la progressiva uscita dalla cassa integrazione in deroga.

Tra le fonti di finanziamento del sussidio in commento, 600 milioni saranno garantiti dall'abolizione della Cig prevista in caso di cessazione di attività aziendale, mentre una minore spesa per la Cig sarà consentita dai nuovi  filtri introdotti per la sua concessione. Per fruire della Cassa Integrazione le aziende dovranno infatti dimostrare di aver preventivamente tentato, rispettivamente, la riduzione dell'orario, lo smaltimento delle ferie ed il ricorso alle solidarietà. Verrà inoltre introdotto  un meccanismo di compensazione contributiva in favore delle imprese che ridurranno il ricorso alla Cassa Integrazione.

Valerio Pollastrini

 
N.B. – Sarà possibile accedere agli altri commenti sulle disposizioni del Jobs Act attraverso il lik “Jobs Act” inserito tra le etichette del presente blog

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