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sabato 19 aprile 2014

I contratti a tempo indeterminato saranno più convenienti di quelli a termine

Nel corso di un “videoforum” trasmesso da Repubblica.it, il Ministro del lavoro Giuliano Poletti ha reso nota l’intenzione di rimodulare gli oneri contributivi dei contratti a tempo indeterminato, che, secondo i propositi, dovrebbero attestarsi su un valore inferiore almeno del 10% rispetto a quello dei contratti a termine.

Attualmente, infatti,  la maggiorazione contributiva prevista per i rapporti a tempo determinato è solamente dell'1,4%.

Le disposizioni contenute nel Jobs Act, prevedono un “restyling” delle diverse fattispecie contrattuali,  che tenga conto della necessità di utilizzare i contratti temporanei per  lavori stagionali  ed i contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti, salvaguardando l’equilibrio dei costi per  le varie ipotesi.

Ricordando come l’apposita Legge Delega si trovi ora al vaglio del Parlamento, il Ministro ha affermato che il Senato, già in possesso del testo, potrebbe già avviare il lavoro di istruttoria.

Ricevuta l’approvazione dalle Camere, il Governo ha stimato che nei 6 mesi successivi riuscirà a chiudere la partita.

Se tutti i termini venissero rispettati, le misure contenute nel  Jobs Act dovrebbero dunque essere operative entro i primi sei mesi del 2015.

Valerio Pollastrini

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