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mercoledì 9 aprile 2014

Certificato antipedofilia per dipendenti neoassunti in aziende in cui lavorino dei minorenni

Dal 6 aprile, giorno di entrata in vigore del D.Lgs. n.39/2014, i datori di lavoro che occupino nella propria azienda dipendenti di età inferiore ai 18 anni, dovranno richiedere ai neo-assunti  il c.d. “certificato antipedofilia”.

Nel corso del “question time” presso la Camera, il Ministro del lavoro Giuliano Poletti ha chiarito che l'obbligo per i datori di lavoro di richiedere il certificato vale solo per le nuove assunzioni di dipendenti  il cui impiego  preveda contatti diretti e continuativi con i minori presenti in azienda.

Le disposizioni in commento hanno recepito una Direttiva comunitaria che, per prevenire eventuali recidive, prevede che i datori di lavoro siano messi in condizione di conoscere se i potenziali neo-assunti in  impieghi che comportino contatti con minori siano stati in passato condannati per abusi sessuali ai danni di minori.

Nel question time è stato inoltre chiarito che  il datore di lavoro non avrà  l'obbligo di reiterare la richiesta del certificato ogni sei mesi.

Le aziende potranno procedere alle nuove assunzioni a partire dal momento dell’invio della richiesta del certificato al casellario, oppure dopo la dichiarazione del lavoratore sostitutiva della certificazione.

Il costo complessivo della pratica è di 19,50 €, risultato ottenuto sommando i 16 € per il bollo, salvo esenzioni, ai 3,50 € richiesti per i diritti di rilascio.

Particolarmente pesanti le sanzioni. Il datore di lavoro inadempiente rischia infatti un’ammenda dai 10mila ai 20mila euro.

Valerio Pollastrini

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