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domenica 19 gennaio 2014

In arrivo nuove agevolazioni per l’assunzione di detenuti


Le leggi n. 193/2000 e n. 381/2001 prevedono alcuni vantaggi fiscali e contributivi in favore delle imprese pubbliche e private che assumono lavoratori detenuti per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni.

Con un nuovo Dm il Ministero della giustizia ha recentemente stanziato ulteriori 20 mln di euro per il 2013 e 10 mln annui dal 2014 per incrementare tali agevolazioni.

Per chi assumerà soggetti in stato di detenzione è previsto un credito d'imposta fino a 700 euro al mese e oneri contributivi ridotti all'80%, mentre  la durata delle agevolazioni è stata ampliata a due anni.

Il regolamento attuativo fissa il bonus mensile per ciascun detenuto assunto a 700 euro per il 2013 e a 350 euro dal 2014 in poi.

Nell'ipotesi di detenuti in semilibertà provenienti dalla detenzione, gli sgravi saranno, invece, pari a 350 e 300 euro.

L'importo degli aiuti dovrà essere parametrato sia alle giornate lavorative prestate sia all'orario di lavoro ed il credito d'imposta spetterà anche per le attività formative.

Novità positive anche per il credito d’imposta spettante  successivamente alla cessazione dello stato di detenzione che sarà aumentato di 6 mesi, fino a un massimo di 24, mentre la decontribuzione all'80% verso Inps e Inail durerà 18 mesi.

Il mancato gettito sarà rimborsato agli enti dal dipartimento amministrazione penitenziaria.

L’operatività delle nuove misure subirà però un ritardo in quanto il Consiglio di stato ha richiesto alcune modifiche sostanziali sul regime transitorio (parere n. 45/2014) ed il Ministero dovrà quindi rimettere mano al dm attuativo.

Allo stato attuale, infatti, risulta fissato il tetto massimo degli incentivi, ma non è chiaro come in concreto per ogni singola fattispecie venga determinata la misura del credito d'imposta. Lo schema di regolamento è stato altresì giudicato  «lacunoso» di un regime transitorio che disciplini i vari casi: rapporti di lavoro instaurati prima, durante e dopo il 2013.

Valerio Pollastrini

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