Scade il 31 gennaio 2014 il
termine per presentare la domanda per gli assegni familiari dei Comuni. Si
tratta di una prestazione di sostegno al reddito concessa dai Comuni e pagata
dall'Inps in favore delle famiglie con almeno 3 figli e redditi entro
determinati limiti.
Si tratta di un assegno mensile al nucleo
familiare erogato per tredici mensilità e pagato con cadenza semestrale
posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) per i dati ricevuti almeno 45
giorni prima della scadenza del semestre.
Questo particolare assegno è destinato:
-
Ai cittadini
italiani e dell’Unione europea residenti, nonché agli extracomunitari
titolari dello status di rifugiati politici o di protezione sussidiaria o agli extracomunitari
titolari di permesso CE per soggiornanti di lungo periodo;
-
Ai nuclei
familiari con almeno 3 figli naturali, adottivi o in affido preadottivo di età
inferiore ai 18 anni;
-
Ai nuclei
familiari con risorse reddituali e patrimoniali non superiori a quelle previste
dall’indicatore della situazione economica (I.S.E.) valido per l’assegno.
Per quanto riguarda l’ultimo requisito elencato, si
segnala che, per l’anno 2013, il valore ISE di riferimento, per un nucleo
familiare composto da cinque componenti, è di € 25.108,71.
L’importo dell’assegno annuale, se spettante in misura
intera, è di € 1.813,37 e può essere corrisposto in una o due soluzioni.
In riferimento al 2013 l’assegno è corrisposto
integralmente, per un ammontare di € 139,49 mensili per 13 mensilità, per
un totale, come detto, di € 1813,37.
Il pagamento avverrà entro il 15 luglio ed il 15
gennaio successivi al periodo di presentazione della domanda.
Sarà l’INPS ad effettuare il pagamento tramite
bonifico, se in fase di domanda viene fornito l’IBAN, o direttamente allo
sportello di un qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale, dopo aver
ricevuto l’avviso di pagamento dall’INPS.
N.B. Gli
assegni familiari dei comuni spettano anche se la famiglia usufruisce degli
assegni per il nucleo familiare e non costituisce reddito ai fini fiscali
e previdenziali.
La domanda va presentata direttamente al Comune di residenza.
In ogni Comune dovrà, pertanto, essere predisposto un
apposito sportello adibito alla ricezione e alla gestione di questo genere di
pratiche. Alla domanda dovranno essere allegati uno stato di famiglia ed
una certificazione I.S.E. aggiornata.
I soggetti interessati potranno comunque farsi
assistere da un patronato abilitato.
Valerio Pollastrini
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