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giovedì 10 ottobre 2013

Responsabilità del datore di lavoro per l’inadeguata formazione dei dipendenti sulla sicurezza


Nel caso di specie, il Tribunale aveva condannato un imprenditore al pagamento della contravvenzione di cui all'art. 22 del D.Lgs n. 626/1994 perché aveva omesso di fornire adeguate informazioni sulla sicurezza ad un lavoratore straniero, per il quale, anche in considerazione del suo status, due incontri di quindici minuti ciascuno non erano stati ritenuti sufficienti.

Nella sentenza n.40605 del 1° ottobre 2013 la Corte di Cassazione ha ribadito  la responsabilità del datore di lavoro per l'omessa predisposizione di adeguate misure antinfortunistiche perpetrata attraverso l’insufficiente formazione sulla sicurezza fornita ai propri dipendenti.

La Suprema Corte nel sottolineare come il giudice del merito avesse giudicato insufficienti due soli incontri di quindici minuti ha rilevato  che sarebbe stato onere del datore di lavoro accertare se le "procedure scritte" di movimentazione consegnate ai lavoratori fossero state comprese e recepite dagli stessi e in particolare da quelli stranieri.

Valerio Pollastrini

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