Nella sentenza n.21345
del 18 settembre 2013 la Corte di Cassazione ha indicato i presupposti per il
consolidamento degli usi aziendali, confermando la possibilità che tra essi possano
essere annoverati i compensi costantemente erogati ai dipendenti in misura
superiore rispetto ai minimali contrattuali.
Unitamente ai
regolamenti aziendali e ai contratti collettivi, l’uso aziendale rientra nel
novero delle c.d. “fonti sociali”, così definite perché dirette a conseguire
un'uniforme disciplina dei rapporti con riferimento alla collettività dei
lavoratori dì un'azienda e non la realizzazione di meri interessi individuali.
Gli usi, pertanto,
producono la loro efficacia sui singoli rapporti individuali con la stessa
efficacia di un contratto collettivo aziendale.
Affinché possa
consolidarsi l’uso aziendale è indispensabile il protrarsi nel tempo di
comportamenti aventi lo stesso contenuto che abbiano carattere generale, vale a
dire applicati nei confronti di tutti i dipendenti
dell'azienda.
L’uso produce i suoi
effetti anche nei confronti dei lavoratori entrati in azienda successivamente
alla sua formazione.
La Suprema Corte
ribadisce, infine, che per accertare la configurazione di un uso aziendale sia
necessario provare la costante e generalizzata reiterazione di una medesima
condotta datoriale.
Valerio Pollastrini
Nessun commento:
Posta un commento