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martedì 29 ottobre 2013

Interventi sul costo del lavoro nella legge di stabilità: ennesimo bluff


Per quanto riguarda la materia lavoro, gli interventi previsti nella bozza della Legge di Stabilità, finalizzati alla riduzione   del c.d. cuneo fiscale, riguardano le detrazioni Irpef, i premi Inail e la restituzione del contributo addizionale ASpI in caso di stabilizzazione dei contratti a tempo determinato.

Quelle che da tempo vengono annunciate come misure di grande impatto, da un primo esame  appaiono, nella sostanza, del tutto inadeguate.

L’esiguità del risparmio previsto per aziende e lavoratori sembra, infatti,   insufficiente a compensare i concomitanti  aumenti impositivi, come ad esempio quello derivante dall’introduzione della Tasi che, moltiplicando il suo peso rispetto alla Tares e lasciando ai Comuni la facoltà di determinare l’aliquota, crea il presupposto per una spesa complessivamente superiore rispetto agli anni precedenti.

Così come sono stati strutturati, gli interventi nell’ambito lavorativo determinano inoltre seri problemi di equità. Oltre ai lavoratori autonomi, sono esclusi dai benefici gli incapienti e i pensionati, ossia circa 25 mln di soggetti che rappresentano  anche le categorie in maggiore difficoltà.

Detrazioni Irpef
Ai fini Irpef le novità riguardano i redditi da lavoro dipendente compresi nella fascia di reddito tra gli 8.000 € ed i 55.000 € annui.

Per i lavoratori la rimodulazione delle detrazioni si tradurrà in un risparmio d’imposta annuale  tra i 12,00 € ed i 190,00 €.  I maggiori benefici spetteranno ai soggetti con redditi imponibili annui compresi tra 15.000 € e 20.000 €.

Nessuna incidenza, in ogni caso, verrà attribuita al carico familiare, in quanto le detrazioni riservate al numero dei familiari a carico non sono state modificate dalla bozza di Ddl.

Riduzione dei premi Inail e del contributo ASpI
Sul fronte dei costi a carico dell’azienda è prevista la riduzione del premio Inail che, dalle prime stime, dovrebbe comportare un risparmio massimo del 2% sul versamento annuale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Sicuramente positiva, invece, la restituzione integrale del contributo addizionale ASpI, pari all’1,4%, nel caso di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Valerio Pollastrini

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