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sabato 16 marzo 2013

Incostituzionali gli attuali limiti al riconoscimento dell' indennita' di accompagnamento e della pensione di inabilita' per gli extracomunitari


Nella sentenza n.40/2013 la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 80 della legge finanziaria 2001, relativo ai  cittadini extracomunitari presenti nel territorio italiano.

La norma censurata concede l'indennità di accompagnamento e la pensione di inabilità solamente agli stranieri titolari di un permesso di soggiorno valido da almeno 5 anni ed in possesso, altresi', di determinate condizioni di reddito e di  alloggio.

Simili restrizioni contrastano con l'art. 41 del decreto legislativo n. 286 del 1998 che sancisce, per gli stranieri titolari della carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno, nonché per i minori iscritti nella loro carta o nel loro permesso di soggiorno, la totale equiparazione ai cittadini italiani nella fruizione delle provvidenze e delle prestazioni, anche economiche, di assistenza sociale.

La Corte, ha ricordato che il nostro ordinamento attribuisce  il massimo riguardo al valore della salvaguardia della salute, alle esigenze di solidarietà rispetto a condizioni di elevato disagio sociale e verso i doveri di assistenza per le famiglie.

I cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia non possono, pertanto,  essere esclusi da forme di tutela previste per il sostegno di coloro che versano in gravi condizioni di salute e dei portatori di handicap fortemente invalidanti.

Valerio Pollastrini

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