La mancata provoca del provvedimento legislativo che aveva esteso i suddetti benefici anche per i lavoratori licenziati dalle aziende escluse, per ridotti limiti dimensionali, dall’ambito di applicazione dell’istituto della mobilità, ha causato, dal primo gennaio 2013, una notevole disparita' nelle prospettive occupazionali di tutti quei soggetti che hanno recentemente perso il lavoro nelle piccole imprese.
Per contrastare tale diseguaglianza, il Ministro Fornero, con una nota dell'11 marzo, ha annunciato l’emanazione di un apposito decreto che prevede l’erogazione di un premio economico per l’assunzione di soggetti licenziati per giustificato motivo oggettivo da piccole aziende.
In particolare, il decreto assegna un contributo mensile di 190 euro ai datori di lavoro che, nel corso del 2013, assumano a tempo indeterminato o determinato o a scopo di somministrazione, lavoratori che, nei dodici mesi precedenti, siano stati licenziati per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro.
L’importo dell’incentivo verrà però riproporzionato, in base alla riduzione dell’orario lavorativo, nelle ipotesi di assunzione a tempo parziale.
La durata dei benefici sara'
commisurata alla tipologia contrattuale prescelta:
-
12 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato;
-
fino ad un massimo di 6 mesi per le assunzioni a termine;
La procedura di ammissione agli
incentivi, informatizzata ed automatica, sara' gestita dall’Inps ed avrà una
capienza limitata alle risorse stanziate, pari a 20 milioni di euro.
Conclusioni - Al di la' delle apprezzabili finalita' del provvedimento in commento ed
ammesso che l'annunciato decreto sara' reso operativo in tempi brevi, più che dubbi,
sussistono vere e proprie certezze in merito all'esiguita' della copertura
finanziaria.
Basti pensare a quanto
accaduto, verso la fine dello scorso anno, per il contributo economico promesso alle
aziende per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro con donne e giovani. Gli
oltre 200 milioni di euro stanziati vennero
esauriti nel giro di poche ore, penalizzando la stragrande maggioranza delle
imprese che, pur ottemperando alle prescrizioni, si sono viste negare l'accesso
ai benefici.Sempre più spesso nel nostro Paese le misure finalizzate all’incremento occupazionale sono sorrette da insufficienti risorse finanziarie. Incentivi e sgravi concessi esclusivamente fino ad esaurimento di fondi limitati, riduce ormai simili politiche al rango di una lotteria di stato.
Valerio Pollastrini
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