Chi siamo


MEDIA-LABOR Srl - News dal mondo del lavoro e dell'economia


domenica 10 marzo 2013

Al via le diffide sui mancati versamenti alla Gestione Separata dei contributi dei collaboratori


A breve, i committenti che hanno omesso di versare alla Gestione Separata  le ritenute a carico dei propri collaboratori saranno chiamati ad estinguere il debito.

Nel messaggio n. 3981/2013, l'Inps ha  comunicato che, entro il prossimo 15 aprile,  provvedera' ad inviare ai contribuenti gli atti di accertamento attraverso una specifica diffida.

Per evitare la denuncia del reato all'autorita' giudiziaria vi saranno  tre mesi di tempo per regolarizzare la posizione.

La Legge n.183/2010, meglio nota come Collegato Lavoro, ha configurato, tra le ipotesi di reato,  l'omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali trattenute sui compensi dei lavoratori iscritti alla gestione separata. Di fatto si tratta dell'equiparazione degli effetti di questa condotta a quelli previsti per il mancato versamento delle ritenute dei lavoratori subordinati.

In base alla data di entrata in vigore del Collegato Lavoro, la norma trova applicazione a partire dalle denunce EMens  relative al mese di novembre 2010.

La disciplina annovera tra i destinatari i committenti che si avvalgono delle prestazioni di lavoratori il cui reddito è assimilato a quello da lavoro dipendente.

 Si tratta  di  amministratori, sindaci e revisori di società, enti e associazioni; partecipazioni a collegi e a commissioni; collaborazioni coordinate e continuative, svolte anche nelle modalità a progetto.

Sono invece escluse tutte quelle tipologie di soggetti che, pur obbligati alla gestione separata, non sono elencati nella normativa fiscale di riferimento, quali gli associati in partecipazione con apporto di solo lavoro e i titolari di borse di studio per dottorato di ricerca.

L'Inps ha precisato nella nota che, in attesa delle successive istruzioni, sono momentaneamente escluse dall'accertamento le posizioni relative agli amministratori (codici tipo rapporto 1A e 1E).

Il concretizzarsi dell'illecito viene riscontrato dall'Istituto attraverso la procedura automatizzata di verifica delle denunce mensili EMens.

L'atto di diffida, sara' corredato del prospetto sulle inadempienze suddivise per mese e delle istruzioni per il versamento.

Per i debiti accertati solamente in fase amministrativa, l'estinzione  sara' possibile utilizzando il modello F24.

Nel caso in cui l'azienda avesse  già ricevuto un avviso di addebito o una cartella di pagamento, il saldo dovra' avvenire invece direttamente presso l'agente della riscossione.

L'Inps ha fissato al 15 aprile 2013 il termine ultimo per l'invio delle raccomandate a/r contenenti le diffide.

In caso di mancato pagamento, l'Ente provvedera'  alla notifica della denuncia all'autorità giudiziaria.

Valerio Pollastrini

Nessun commento:

Posta un commento