Il 22 febbraio è stato siglato un Protocollo di intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzione e l’Inps per promuovere la mobilità studentesca, l’occupazione dei giovani e la formazione del personale della scuola statale. L’accordo prevede l’assegnazione di 100 borse di studio per consentire a studenti, figli di dipendenti pubblici, di frequentare una scuola all’estero per un semestre o un anno.
Il bando è previsto per il mese di marzo e agli studenti aggiudicatari verrà erogato un importo massimo individuale di 12 mila euro.
Dei 6 milioni di euro stanziati, 2 milioni verranno utilizzati per finanziare voucher formativi per dottorati, master e corsi di perfezionamento e aggiornamento dedicati a docenti e dirigenti, da svolgere in Italia o all’estero.
Sicuramente apprezzabile la finalità dell’accordo anche se da una prima lettura emerge un dubbio che si spera verrà fugato con la diffusione di notizie più dettagliate.
Augurandoci che ai cento vincitori del bando verrà concesso l’importo massimo di 12mila euro, sarebbero un milione e duecentomila gli euro che andrebbero ad aggiungersi ai 2 milioni previsti per i voucher formativi. Come detto, lo stanziamento totale ammonta a 6 milioni di euro e la speranza è che i rimanenti duemilioni e ottocentomila non andranno persi nelle abituali “spese di gestione”.
Valerio Pollastrini
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