In
data odierna i Ministri Fornero e Grilli hanno
adottato un Decreto attuativo della riforma del mercato del lavoro che
incentiva i disoccupati verso la
ricollocazione in attività di lavoro autonomo.
Ad
annunciarlo, una nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 29
marzo 2013.
Il decreto, non ancora operativo e in attesa di registrazione presso i competenti organi di controllo, dispone la possibilita' di liquidare l'Aspi e la miniAspi in un'unica soluzione.
Il decreto, non ancora operativo e in attesa di registrazione presso i competenti organi di controllo, dispone la possibilita' di liquidare l'Aspi e la miniAspi in un'unica soluzione.
In particolare, i beneficiari dei suddetti
trattamenti di disoccupazione potranno richiedere l'anticipazione dell'intera
indennita' economica per avviare
un’attività di lavoro autonomo o di associarsi in cooperativa ovvero di
sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma già iniziata durante il rapporto
di lavoro dipendente la cui cessazione ha dato luogo all’ASpI o alla mini-ASpI.
Si tratta di una misura sperimentale prevista per il triennio 2013, 2014 e 2015, nel limite complessivo dei fondi stanziati pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni indicati.
La norma in commento evidenzia l'intento di stimolare una deriva dei lavoratori subordinati verso tipologie lavorative autonome. Si tratta di una strategia, gia' attuata nel corso degli anni '90 e conclusasi con un totale fallimento, in aperta contraddizione con gli obiettivi perseguiti, almeno a parole, negli ultimi anni.
Si tratta di una misura sperimentale prevista per il triennio 2013, 2014 e 2015, nel limite complessivo dei fondi stanziati pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni indicati.
La norma in commento evidenzia l'intento di stimolare una deriva dei lavoratori subordinati verso tipologie lavorative autonome. Si tratta di una strategia, gia' attuata nel corso degli anni '90 e conclusasi con un totale fallimento, in aperta contraddizione con gli obiettivi perseguiti, almeno a parole, negli ultimi anni.
Nonostante da più parti giunga costantemente
l'invocazione per una riduzione del costo del lavoro, unica soluzione
universalmente riconosciuta per contrastare la disoccupazione, si continuano a
sprecare risorse finanziarie per misure transitorie e non incisive.
Inoltre, l'esiguita' della somma stanziata, rendera'
privilegiati solo alcuni dei soggetti interessati. Questo, del resto, sembra
essere il limite di tutte le recenti disposizioni nel campo del lavoro.
Valerio Pollastrini
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