Con l'entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavoratori dipendenti compresi i giovani precari.
L’Aspi sostituirà le vecchie indennità di disoccupazione e mobilità.
Il Ministro Fornero ha chiarito nei giorni scorsi che si tratta di una prestazione uguale nell’importo e nella durata per tutti i lavoratori dipendenti che perdono il lavoro, senza distinzioni derivanti dal settore di appartenenza, dalla qualifica professionale e dalla dimensione dell’impresa presso cui si svolgerà il rapporto. La copertura assicurativa viene pertanto estesa a categorie finora prive di tutela come gli apprendisti e i soci di cooperativa.
L’Aspi sarà inoltre più generosa sia della vecchia indennità di disoccupazione, sia dell’indennità di mobilità. Per fare un esempio, un lavoratore con uno stipendio di 1.300 euro mensili per 13 mensilità, che in passato avrebbe percepito 877 euro di mobilità o 845 euro di disoccupazione, con l’Aspi prenderà 927 euro (rispettivamente il 6 e il 10% in più).
Un lavoratore che con uno stipendio di 1.800 euro avrebbe percepito 877 euro di mobilità o 931 di disoccupazione, con l’Aspi prenderà 1.062 euro (rispettivamente il 21 e il 14% in più).
Anche la durata è stata aumentata: nel 2013 sarà uguale a quella della disoccupazione (8 mesi per i lavoratori con meno di 50 anni; 12 mesi per quelli più maturi); poi inizierà a crescere e nel 2016 arriverà a coprire 12 mesi per i lavoratori più giovani (fino a 54 anni) e 18 mesi per i più maturi.
Un altro elemento molto importante della riforma è la miniAspi alla quale sarà possibile accedere lavorando almeno 13 settimane (3 mesi) negli ultimi 12 mesi, senza la necessità di avere ulteriori requisiti (come i due anni di anzianità assicurativa che in passato erano richiesti per accedere a qualsiasi prestazione). Questo beneficio sarà applicabile sin da subito.
Per esempio, un giovane a cui scade il primo contratto della durata di 12 mesi, fino ad oggi non aveva diritto ad alcuna copertura; dal 2013 gli sarà riconosciuta una indennità, di importo pari a quello dell’Aspi, per 6 mesi.
Valerio Pollastrini
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