Parere favorevole [doc. web n. 4630606] del Garante privacy,
seppure condizionato ad alcune modifiche e integrazioni, ad uno schema di
decreto del Ministero della salute che riguarda l'istituzione del sistema
informativo per il Monitoraggio della Rete di Assistenza (MRA), nell'ambito del
Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS).
Il sistema MRA si prefigge di favorire il raggiungimento di
obiettivi di governo da parte dei diversi livelli interessati (ministeriale,
regionale e aziende sanitarie) anche al fine di razionalizzare la spesa, e di
informare i cittadini sulla rete di assistenza sanitaria nel nostro paese.
Il sistema di monitoraggio opererà istituendo un'unica
anagrafe di riferimento a livello nazionale di tutte le strutture della rete
sanitaria (ASL, strutture di ricovero autorizzate, strutture territoriali
accreditate, farmacie pubbliche e private convenzionate, strutture territoriali
autorizzate e non accreditate, medici di medicina generale e pediatri di libera
scelta convenzionati con il Sistema sanitario nazionale).
Il MRA consentirà la consultazione delle informazioni, in
forma analitica e aggregata alle Regioni e alle Province autonome, al Ministero
della salute, al Ministero dell'economia e delle finanze, all'Agenzia nazionale
per i servizi sanitari regionali, all'ISTAT.
I dati del Sistema MRA potranno inoltre essere messi a
disposizione di soggetti appositamente autorizzati dalla Direzione generale
della digitalizzazione del Ministero della Salute, cui è affidata la
realizzazione e la gestione del sistema e ai cittadini mediante il sito
internet dello stesso Ministero. Esaminato lo schema, il Garante ha segnalato
l'esigenza di apportare alcune mirate modifiche e integrazioni per conformare
il testo alle garanzie in materia di protezione dei dati personali.
L'Autorità ha chiesto, ad esempio, di precisare quali dati
personali saranno resi disponibili sul sito del Ministero, nel rispetto dei
principi di pertinenza e non eccedenza. Potrebbe infatti non essere
giustificata la pubblicazione on line del codice fiscale del medico, che
comporterebbe il rischio di furto d'identità.
Il Garante ha chiesto inoltre di chiarire i ruoli e le
responsabilità delle Regioni e Province autonome, da un lato, e del Ministero
della salute, dall'altro, rispetto al flusso delle informazioni che riguardano
i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta; di indicare i tempi
di conservazione dei dati personali, trascorsi i quali i dati devono essere
cancellati o resi anonimi; di individuare le informazioni contenute nei file di
log con cui si registrano gli accessi; di precisarne i tempi di conservazione e
di proteggerli con idonee misure contro
ogni uso improprio.
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