Lo organizza Assolombarda, in collaborazione con l’Inail e
l’Agenzia per la Tutela della Salute Città metropolitana, per favorire il confronto
tra istituzioni, enti e aziende sulle nuove modalità di impiego che non
richiedono una postazione fissa, in vista della terza Giornata promossa dal
Comune per il 18 febbraio
MILANO - In vista della terza Giornata del lavoro agile,
promossa dal Comune di Milano per il 18 febbraio, il Centro Congressi di
Assolombarda Confindustria mercoledì 10 febbraio farà da cornice nel capoluogo
lombardo all’incontro formativo “Smartsafety: salute e sicurezza nel lavoro
agile”, organizzato in collaborazione con l’Inail e l’Agenzia per la Tutela
della Salute Città metropolitana per promuovere il confronto tra istituzioni,
enti e aziende sulle nuove modalità di impiego che non richiedono una
postazione fissa in ufficio, ma consentono di svolgere i propri compiti
ovunque.
Traficante: “Un
importante investimento nel futuro”.
L’incontro si rivolge a tutte le imprese – in particolare ai
datori di lavoro, ai responsabili degli uffici delle risorse umane, ai
responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione e ai soggetti
che in azienda si occupano di sicurezza – che intendono utilizzare il lavoro
agile senza sottovalutare la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Durante la mattinata interverrà anche il direttore regionale dell’Inail Lombardia,
Antonio Traficante. “Sono convinto – spiega – che le norme sul lavoro agile,
una volta approvate, favoriranno nelle aziende queste nuove forme di
flessibilità organizzativa, che rappresentano un importante investimento sul
lavoro di lunga prospettiva, perché contribuiscono a rendere più moderno il
lavoro subordinato”.
“È anche una leva per
recuperare i nuovi talenti”.
Per Traficante, infatti, “i benefici concreti ottenuti per
le persone, le imprese e l’ambiente dimostrano che lo smart working non è solo
un’opportunità, ma anche una leva irrinunciabile per recuperare quelle energie
e quei talenti che non si riconoscono nelle forme classiche del lavoro
subordinato e che tuttavia sono oggi necessari per dare nuovo slancio e più
competitività al Paese”.
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