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lunedì 8 febbraio 2016

Inail - “Smartsafety”, il 10 febbraio a Milano un incontro sulla sicurezza nel lavoro agile

Inail, News del 08 febbraio 2016

Lo organizza Assolombarda, in collaborazione con l’Inail e l’Agenzia per la Tutela della Salute Città metropolitana, per favorire il confronto tra istituzioni, enti e aziende sulle nuove modalità di impiego che non richiedono una postazione fissa, in vista della terza Giornata promossa dal Comune per il 18 febbraio

MILANO - In vista della terza Giornata del lavoro agile, promossa dal Comune di Milano per il 18 febbraio, il Centro Congressi di Assolombarda Confindustria mercoledì 10 febbraio farà da cornice nel capoluogo lombardo all’incontro formativo “Smartsafety: salute e sicurezza nel lavoro agile”, organizzato in collaborazione con l’Inail e l’Agenzia per la Tutela della Salute Città metropolitana per promuovere il confronto tra istituzioni, enti e aziende sulle nuove modalità di impiego che non richiedono una postazione fissa in ufficio, ma consentono di svolgere i propri compiti ovunque.

Traficante: “Un importante investimento nel futuro”.
L’incontro si rivolge a tutte le imprese – in particolare ai datori di lavoro, ai responsabili degli uffici delle risorse umane, ai responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione e ai soggetti che in azienda si occupano di sicurezza – che intendono utilizzare il lavoro agile senza sottovalutare la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Durante la mattinata interverrà anche il direttore regionale dell’Inail Lombardia, Antonio Traficante. “Sono convinto – spiega – che le norme sul lavoro agile, una volta approvate, favoriranno nelle aziende queste nuove forme di flessibilità organizzativa, che rappresentano un importante investimento sul lavoro di lunga prospettiva, perché contribuiscono a rendere più moderno il lavoro subordinato”.

“È anche una leva per recuperare i nuovi talenti”.
Per Traficante, infatti, “i benefici concreti ottenuti per le persone, le imprese e l’ambiente dimostrano che lo smart working non è solo un’opportunità, ma anche una leva irrinunciabile per recuperare quelle energie e quei talenti che non si riconoscono nelle forme classiche del lavoro subordinato e che tuttavia sono oggi necessari per dare nuovo slancio e più competitività al Paese”.

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