Nel corso di una conferenza stampa a Bari, convocata per
presentare i primi interventi realizzati grazie al nuovo strumento finanziario
istituito da Invimit Sgr, il direttore generale Giuseppe Lucibello ha
illustrato le politiche patrimoniali dell’Istituto, che parteciperà con una
sottoscrizione diretta di oltre 51 milioni
BARI - Con una sottoscrizione diretta pari a circa 51,5
milioni di euro l’Inail si appresta a diventare il principale quotista del
fondo i3-Università, lo strumento finanziario attivato da Invimit, società di
gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con
l’obiettivo di fornire un supporto alla modernizzazione del sistema
universitario e della ricerca, attraverso la creazione di campus moderni, la
ristrutturazione e la gestione di residenze adeguate alla domanda degli
studenti fuori sede, e la razionalizzazione delle numerose sedi in cui sono
attualmente collocati gli istituti di ricerca e formazione.
La presentazione
negli spazi di Porta Futuro.
L’apporto dell’Inail alle attività del fondo – che si
inserisce nella cornice più ampia delle politiche di investimento realizzate
dall’Istituto – è stato illustrato oggi a Bari dal direttore generale Giuseppe
Lucibello, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta negli spazi di
Porta Futuro, centro servizi sperimentale di accoglienza, orientamento e
formazione inaugurato lo scorso novembre. Alla conferenza stampa hanno preso
parte anche il presidente e l’amministratore delegato di Invimit, Massimo
Ferrarese e Elisabetta Spitz, il presidente della Regione Puglia, Michele
Emiliano, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il presidente del Cnr, Luigi
Nicolais, il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e il rettore
dell’Università di Bari, Antonio Uricchio.
Manifattura Tabacchi
e Student Center i primi due immobili conferiti.
Il fondo i3-Università ha una durata di 30 anni e un
obiettivo di 500 milioni di euro, da raggiungere attraverso il conferimento di
immobili di enti pubblici, enti territoriali e università che non sono più
utilizzati per finalità istituzionali. L’attività del fondo prende il via
proprio dal capoluogo pugliese, a seguito del conferimento di due immobili
dell’Università di Bari. Si tratta della Manifattura Tabacchi – oggi un rudere
al centro del quartiere murattiano ma destinata a trasformarsi nell’arco di 24
mesi nella sede di sei istituti di ricerca del Cnr con 650 ricercatori, sulla
base di un accordo siglato tra l’ente di ricerca e Invimit – e dello Student
Center, che non è mai stato aperto e sarà destinato a residenza per studenti e
foresteria collegata al vicino ospedale.
Dall’Inail sette
studentati e 14 milioni di euro per valorizzarli.
Come precisato da Lucibello, la sottoscrizione diretta
dell’Inail al fondo per complessivi 51,5 milioni di euro avverrà mediante
l’apporto di sette studentati, mentre altri 14 milioni di euro di liquidità
saranno messi a disposizione con una sottoscrizione indiretta attraverso il fondo
“i3 core”, creato per valorizzare il patrimonio ex cartolarizzato e gli altri
asset non più strategici per l’ente.
Più di 20 milioni per
l’edilizia scolastica nella regione.
Oltre al contributo al fondo i3-Università, Lucibello –
illustrando la più vasta strategia di investimenti promossa dall’Inail a favore
dell’edilizia scolastica – ha ricordato anche le ingenti risorse stanziate
dall’Istituto con l’operazione “Scuole innovative”. In Puglia sono cinque i
progetti segnalati dalla Regione per i quali è in corso l’istruttoria del Miur,
per un investimento complessivo pari a 21,6 milioni di euro.
In Puglia sette
iniziative a elevata utilità sociale.
Lucibello, infine, ha voluto sottolineare l’ulteriore
coinvolgimento dell’Inail sul fronte degli investimenti per iniziative
immobiliari a elevata utilità sociale: una linea di intervento a cui l’Istituto
ha destinato oltre un miliardo di euro, per il triennio 2015–2017, riguardante
progetti relativi alla realizzazione di nuove costruzioni, acquisizione di
immobili nuovi e/o da ristrutturare, riferiti a strutture sanitarie e
assistenziali, scolastiche, uffici pubblici, residenze universitarie e altre
tipologie da destinare ad utilizzo con finalità sociale. Delle 201 proposte
progettuali segnalate dalle Pubbliche amministrazioni di tutto il Paese sette
interessano la Puglia.
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