"Il disegno di legge delega è una delusione, non sembra
esserci un vero piano contro la povertà né si definiscono le tappe per
raggiungere, anche con gradualità, l'obiettivo di una misura nazionale
strutturale e universale di contrasto alla povertà assoluta". Questo il
giudizio di Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, sul ddl delega
contro la povertà approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
"Le risorse aggiuntive previste dalla legge di
stabilità - spiega Lamonica - non solo non coprono l'intera popolazione in
povertà assoluta, ma si limitano ad estendere la sperimentazione di strumenti
già in atto, il SIA e l'ASDI".
"Inoltre - aggiunge - si annuncia un intervento di
razionalizzazione sulle attuali prestazioni sociali, non meglio specificate,
dalle quali bisognerebbe ricavare le risorse per l'implementazione delle misure
contro la povertà negli anni successivi al 2016".
"Il rischio - sostiene la segretaria confederale - è
che per effettuare i risparmi si costruisca una fase di nuovi tagli, e invece
di estendere l'area di intervento di welfare e assistenza si spostino risorse
da una platea all'altra".
"Il ministro Poletti ha annunciato di voler aprire un
confronto con l'Alleanza contro la povertà, di cui la Cgil fa parte. Ci
auguriamo che questo avvenga, ribadiamo la nostra proposta di Reddito di
Inclusione Sociale e - conclude Lamonica - contrasteremo ogni tentativo che va
nella direzione di ridurre anziché ampliare la copertura del welfare".
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