In Italia sono 130 le razze animali a rischio di estinzione
tra mucche cavalli asini pecore e capre. E’ quanto emerge da una analisi della
Coldiretti in merito all’allarme lanciato dalla Fao sul fatto che 17 per cento
delle razze nel mondo è a pericolo scomparsa, mentre un altro 60 per cento è in
stato di rischio sconosciuto per mancanza di dati sulla dimensione e la
struttura della popolazione. Grazie all’impegno degli allevatori italiani per
garantire una straordinaria biodiversità degli allevamenti nazionali –
sottolinea la Coldiretti - sono state salvate dalla scomparsa ben 38 razze di
pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e
7 di asini, sulla base dei dati dei Piani di Sviluppo Rurale della passata
programmazione.
Se dell’asino romagnolo, noto per il suo temperamento vivace
- continua la Coldiretti - sono rimasti solo 570 esemplari impegnati nella
produzione di latte uso pediatrico e per l’onoterapia, della capra Girgentana
dalle lunghe corna a forma di cavaturacciolo si contano circa 400 capi per la
produzione di latte destinato alla tuma ammucchiata (formaggio nascosto)
stagionata in fessure di muro in gesso e/o pietra, che in passato venivano
murate per nasconderle ai briganti. Ma ci sono anche - continua la Coldiretti -
la gallina di Polverara, ritratta con il caratteristico ciuffo fin dal 1400 in
quadri e opere conservati anche nei Musei vaticani, la Mora romagnola una
curiosa razza di maiale dal mantello nerastro, con tinte dell’addome più chiare,
i bovini di razza Garfagnina con mantello brinato e pelle di colore ardesia che
annovera una popolazione di appena 145 capi o quelli di razza Pontremolese che
sono rimasti appena in 46.
Un’azione di recupero importante si deve ai nuovi sbocchi
commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna
Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche
agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che
altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di
distribuzione. Si stima che - continua la Coldiretti - almeno 200 varietà
vegetali definite minori, tra frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e
prodotti ottenuti da almeno 100 diverse razze di bovini, maiali, pecore e capre
allevati su scala ridotta trovino sbocco nell’attuale rete di mercati e delle
Botteghe degli agricoltori di Campagna Amica che possono contare su circa
diecimila punti vendita. “E’ questo il
risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere
nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”, conclude
il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta
di un bene comune per l’intera collettività e di patrimonio anche culturale sul
quale l’Italia puo’ contare per riparti
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