A 18 mesi dall’avvio, l’ultimo rapporto di monitoraggio
quantifica le tante e diversificate leve su cui agisce “Garanzia
Giovani-Programma Operativo Nazionale-Iniziativa Occupazione Giovani”. Misure
promosse dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’obiettivo di
favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani attraverso esperienze di
lavoro, formazione, tirocini e volontariato. Iniziative che si portano dentro
anche una buona dose d’innovazione come “Crescere in digitale” o che, come “Il
Servizio Civile”, sviluppano occasioni di apprendimento non formale attraverso
pratiche di accoglienza, presa in carico e cura nell’ambito delle varie realtà
dello svantaggio sociale.
I buoni frutti di Garanzia Giovani. A novembre 2015
risultano essere 870 mila e 820 i giovani totali registrati al programma. A un
anno e mezzo dal suo avvio, i dati relativi alla partecipazione dei Giovani
NEET sono incoraggianti. Infatti, al 19 novembre 2015, il numero dei registrati
al Programma è di 757mila giovani, al netto della cancellazioni di ufficio –
che riguardano l’annullamento a causa di ripensamento, mancanza di requisiti e
rifiuto della presa in carico. Rispetto ai 690mila giovani registrati al 30
settembre 2015 si nota una tendenza positiva pari ad un aumento settimanale
medio di circa 9-10mila giovani. Sono leggermente di più gli uomini (51%) che
hanno scelto di aderire a Garanzia Giovani rispetto alle donne (49%). A livello
nazionale il 71% dei giovani registrati è stato preso in carico dal Programma.
Un Programma che si fa conoscere. I ragazzi stanno sempre di
più imparando a conoscere Garanzia Giovani. L’amplificatore principale della
campagna di comunicazione si conferma il passa parola tra amici, parenti e
conoscenti (41,5%), anche grazie al supporto del web/social network (14,8%) e
dei media (radio, tv e altri mezzi pubblicitari: 9,5%). Non si è dimostrato per
nulla secondario il ruolo esercitato da Cpi, Apl e Col (22,8%), soprattutto se
confrontato con quello di altri soggetti istituzionali, come per esempio
scuole, università e centri di formazione professionale (4,8%).
Una porta per il lavoro. Diversi sono i motivi che spingono
i giovani ad aderire a Garanzia Giovani. Il principale è legato alla ricerca di
lavoro: il 76% dei giovani attraverso il Programma spera di trovare una lavoro
(e la maggior parte, un lavoro coerente con le proprie competenze), il 16% si
accontenta di ricevere assistenza nella ricerca di lavoro. Una percentuale
molto marginale di giovani decide di entrare nel Programma con l’obiettivo di
accrescere le proprie competenze attraverso un corso di formazione.
Crescere in digitale. L’innovazione come occasione per
sviluppare le competenze dei giovani in materia di applicazioni e tecnologie
digitali, al fine di incrementare le possibilità occupazionali, l’inclusione
sociale nonché accrescere le opportunità di carriera. Questo è l’obiettivo che
si è posto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quando ha deciso
di lanciare “Crescere in digitale”. Si tratta di un progetto nato per sostenere
l’attuazione del Programma Garanzia Giovani e per raggiungere un numero elevato
di giovani NEET aderenti ad esso, in coerenza con la “E-skillsStrategy” promossa
dalla Commissione Europea. Crescere in Digitale prende spunto dalla buona
pratica “Eccellenze in Digitale”, progetto attuato da Unioncamere e Google e
finalizzato alla formazione di “giovani digitalizzatori” per supportare le
imprese specializzate in produzioni d’eccellenza del made in Italy. Il Progetto
si avvale di un Comitato scientifico, composto da otto componenti, che svolgono
la propria attività a titolo gratuito, scelti tra rappresentanti del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali, Unioncamere, Google, esponenti del mondo
accademico e istituzionale, esperti e professionisti in materia, figure di
elevato profilo nel campo della comunicazione attraverso i canali
“tradizionali” o via web. Il Comitato Scientifico ha il compito di validare i contenuti
della formazione erogata, di effettuare il test di valutazione e definire i
criteri per l’individuazione dei giovani da avviare ai tirocini. Crescere in
digitale, fino ad ora, ha dato riscontri postivi in termini d’interesse e di
partecipazione. I numeri lo confermano. Al 23 novembre 2015 risultano iscritti
al progetto 35.173 giovani, dei quali 27.759 hanno iniziato il percorso
formativo. Dei 2.531 giovani che hanno già completato la formazione on line,
2.013 hanno superato il test. Le 1.604 imprese che, ad oggi, hanno manifestato
la volontà di ospitare dei tirocinanti, hanno messo a disposizione 2.376
tirocini.
Servizio Civile. Anche questa misura – che rientra nel
pacchetto delle misure offerte nell’ambito del programma Garanzia Giovani - si
caratterizza per la sua componente di apprendimento di tipo non formale volto a
favorire l’occupabilità dei giovani fino a 28 anni. Inoltre, la possibilità di
ricevere un’attestazione delle competenze acquisite è un’opportunità per
facilitare l’inserimento lavorativo. Il Servizio Civile a livello nazionale è
gestito dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al 16 novembre 2015 i volontari in
servizio sono circa 5 mila e 206 giovani. Gli enti presso i quali i giovani
stanno svolgendo il servizio civile sono circa 480, di natura sia pubblica che
privata. Tra i volontari prevale il genere femminile (59,6%) mentre con
riferimento al titolo di studio prevale il diploma di scuola superiore (58,9%)
e circa il 30% ha un livello di istruzione terziaria.
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