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domenica 27 dicembre 2015

Isfol - Formazione Professionale: Rapporto 845/78: luci e ombre del sistema

Isfol, Nota del 23 dicembre 2015

E’ stato pubblicato il Rapporto ex lege 845/78, una sintesi dei lavori di ricerca e monitoraggio realizzati dall’Istituto sullo stato delle attività di formazione professionale del sistema nazionale, relativamente alle annualità 2013-14. Due i fenomeni più evidenti, dal punto di vista dei sistemi formativi.

Il primo riguarda la perdurante scarsità di risorse da destinare all’offerta formativa. L’attenzione ai provvedimenti anticrisi ha determinato uno spostamento di impegni finanziari verso gli strumenti di sostegno al reddito. Il secondo fenomeno riguarda le differenti stagioni che le diverse filiere formative stanno vivendo. Alcune, nonostante tutto, si consolidano ulteriormente: la IeFP continua a registrare una crescita, sia pure riconducibile in gran parte al sistema della sussidiarietà. Anche la filiera della formazione continua vede un incremento delle adesioni delle imprese ai Fondi Paritetici Interprofessionali rispetto all’annualità precedente di circa 8%. Viceversa i percorsi IFTS mostrano un momento di stasi ed anche le filiere Post-qualifica e Post-diploma appaiono in sofferenza, sia per l’assenza di repertori nazionali sia a causa delle modalità molto diversificate di acquisizione dei dati presso le diverse Regioni. Le differenti fasi di sviluppo dei vari segmenti della formazione professionale sembrano indicare come esista ancora molto lavoro da fare per assicurare in Italia un vero sistema educativo lungo tutto l’arco della vita.

Osservando le principali evidenze delle filiere che caratterizzano la realtà italiana è interessante notare che l’Istruzione e formazione professionale presenta, in tendenza con gli ultimi anni, una crescita quantitativa rilevante prevalentemente legata ad uno dei due “rami” del sistema, ovvero i percorsi realizzati dagli Istituti Professionali in regime di sussidiarietà. Nel corso del 2013-14 il totale degli iscritti supera i 316 mila allievi, ai quali si aggiungono i 12.156 iscritti ai percorsi di IV anno.

Per quanto concerne invece la Formazione post qualifica e post diploma, il dato 2014 evidenzia una minore attivazione dei percorsi post-qualifica, con un totale complessivo di 17 mila iscritti nel 2014.

Le filiere della Formazione Tecnica Superiore (IFTS e ITS) costituiscono il segmento che appare dotato di una maggiore flessibilità, permettendogli di rispondere ad esigenze assai differenti. Le attività corsuali, di durata variabile dalle 800 alle 1.000 ore, consentono l’accesso a giovani e adulti e anche all’utenza priva del diploma di scuola secondaria superiore, ovvero a tutti coloro che hanno assolto il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione nel canale della formazione professionale triennale o che, privi del titolo di studio, siano interessati a sistematizzare competenze apprese in contesti lavorativi o di apprendimento formali e non formali.

Sul fronte dell’Apprendistato si conferma il trend decrescente iniziato nel 2009. L’apprendistato di tipo professionalizzante continua a essere la forma contrattuale maggiormente utilizzata.

Sul versante dei Tirocini extracurriculari si registra invece un andamento di crescita costante. I tirocini attivati nel 2014 sono stati oltre 226 mila con un aumento in due anni del 21,8%. Le imprese hanno quindi accolto favorevolmente le nuove normative regionali emanate tra il 2013 e il 2014. Il tirocinio non sembra aver risentito della crisi del mercato del lavoro, restando fra le modalità di inserimento più utilizzate dai datori anche nei periodi di congiuntura economica negativa. Tuttavia sono ancora presenti criticità derivanti dalle differenze tra le normative regionali che riguardano la variabilità dell’indennità, la scelta di soggetti autorizzati a promuovere i tirocini e la definizione del limite numerico dei tirocinanti.

La filiera della Formazione per i lavoratori e per la popolazione in età adulta necessita ancora di una maggiore espansione. In ogni fascia di età considerata il grado di partecipazione è sistematicamente al di sotto della media dei Paesi UE e scende significativamente già a partire dalla classe 35-44 anni.

Continuano comunque ad incrementarsi le adesioni delle imprese ai Fondi interprofessionali e in alcuni territori e ambiti settoriali si è ormai vicini al 100%.

 Per saperne di più

-         Rapporto 845/78 sulla Formazione Professionale in Italia:

-         Rapporto 845/78 sulla Formazione Professionale in Italia - Executive Summary:

-         Rapporto 845/78 sulla Formazione Professionale in Italia – Infografica:

-         Rapporto 845/78 sulla Formazione Professionale in Italia – Highlights:

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