Per il presidente Taverna "con le società di
intermediazione delle banche è a rischio anche la tutela del
clienti-consumatori". Sangalli: "l'intermediatore immobiliare non è
un ‘peso' in più nelle transizioni di compravendita, ma un valore aggiunto a
tutela del consumatore".
"In questa fase di mercato ancora difficile, seppur in
lieve miglioramento, gli agenti immobiliari e i mediatori del credito stanno
assistendo all'ingerenza diretta e prepotente delle banche nel mercato
immobiliare. Gli istituti di credito, avvantaggiati dalla loro posizione
dominante e dalla conoscenza di abitudini e condizioni economico-patrimoniali
della propria clientela (profilazione), possono utilizzare i dati in loro
possesso per favorire le proprie società d'intermediazione immobiliare. Un
aspetto di non poco conto, in sfregio anche al principio di terzietà in capo
agli agenti immobiliari e ai mediatori del credito. Elementi che potrebbero generare
ripercussioni negative e svantaggi anche per i clienti-consumatori". Così
Santino Taverna, presidente nazionale della Fimaa, nel corso del suo'
intervento all'Assemblea Ordinaria Nazionale della Federazione che si è tenuta
a Milano presso il Circolo Confcommercio di Palazzo Bovara. "È difficile
non pensare – ha continuato taverna - che le società di intermediazione delle
banche non sfruttino le proprie posizioni dominanti per compravendere immobili
anche grazie al possesso di informazioni ‘sensibili' e personali della
clientela. Elementi, questi, che ingeriscono negativamente sul mercato
generando concorrenza sleale verso gli altri player del comparto. Ben venga la
libera concorrenza, ma ad armi pari. In caso contrario è come giocare una
partita con regole diverse per le squadre in campo. Si dimentica il passato con
Bond argentini, azioni Parmalat e titoli spazzatura spalmati dalle banche sulla
collettività e non si presta attenzione al presente con migliaia di
risparmiatori penalizzati dalle scelte scriteriate di alcune amministrazioni
bancarie. Fintanto che sarà permesso alle banche d'ingerire direttamente nelle
attività produttive del Paese tralasciando il loro lavoro primario di sostegno
alle imprese e ai cittadini, allora più che parlare di timida ripresa sarà più
facile ipotizzare un nuovo viale del tramonto per tutta l'economia".
All'Assemblea è intervenuto anche il presidente nazionale di Confcommercio,
Carlo Sangalli, sostenendo che "l'intermediario immobiliare non è un
‘peso' in più nelle transizioni, bensì un valore aggiunto. La professione di
mediatore in Italia è insieme la più normata e la meno tutelata, tuttavia,
proprio questa situazione ci sfida al cambiamento, ci impone di chiedere alle
istituzioni regole più eque e ci invita a mutare pelle, sviluppando nuovi
servizi, diventando sempre più utili a chi si avvale di noi".
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