Le banche italiane elaborano le proprie strategie tenendo
conto dei principi di responsabilità sociale e l’84% inserisce nel piano
industriale i temi ambientali, sociali e di governance, su cui organizza anche
forme di consultazione coi propri referenti portatori di interesse (86%). Il
76% del settore ha un presidio interno che si occupa esclusivamente di
responsabilità sociale d’impresa (CSR) e il 51% ha recentemente aggiornato il
proprio codice etico, oggetto di specifici corsi di formazione per i
dipendenti, organizzati dall’86% delle banche. Continua a crescere l’impegno
del mondo bancario italiano per uno sviluppo sostenibile e socialmente
responsabile, come emerge dall’indagine ABI ESG Benchmark 2015, condotta su
campione rappresentativo del 75% del settore in termini di totale attivo, che è
stata presentata alla decima edizione Forum CSR 2015, in programma oggi e
domani a Roma.
“Un’economia che vuole crescere senza sacrificare il futuro
delle giovani generazioni né compromettere il proprio territorio – ha detto il
direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini – deve riuscire a coniugare
sviluppo e sostenibilità, responsabilità e attività d’impresa. Sempre più
spesso, infatti, la dimensione sociale e quella ambientale rappresentano, al
pari del PIL, indicatori fondamentali per misurare la crescita reale di un Paese.
In questa direzione, le banche italiane sono fortemente impegnate nel tentativo
di integrare sempre di più l’attenzione per gli aspetti ambientali, sociali e
di governante nelle strategie, nei prodotti e nei servizi offerti, nella
gestione dei processi, così come nella successiva rendicontazione e
comunicazione”.
Secondo l’indagine ABI, negli ultimi anni si è consolidato
un modello formalizzato d'interazione tra l’unità CSR e le altre aree della
banca per la condivisione di informazioni, utili soprattutto alla redazione del
bilancio di sostenibilità (72% del campione). Proprio il bilancio di
sostenibilità, infatti, si conferma lo strumento di Csr più diffuso dopo il
codice etico ed è già redatto dall’80% delle banche. Quanto al codice etico, tutte
le banche si sono ormai dotate di un proprio codice dove vengono indicati:
diritti, doveri e responsabilità della banca verso gli stakeholder (100%);
organi preposti al controllo e a cui rivolgersi in caso di violazioni (100%);
norme di comportamento (92%); meccanismi di attuazione e controllo delle
procedure identificate (88%).
La decima edizione del Forum CSR è dedicata in particolare
al ruolo delle banche a supporto del tessuto imprenditoriale e delle persone.
Per sostenere le attività produttive, i progetti individuali e familiari ed
affrontare le sfide della crescita economica, ma anche quelle dello sviluppo
sociale e ambientale. Questi temi sono al centro anche di un progetto di
ricerca, promosso dall’ABI con la partecipazione di dieci banche che rappresentano
il 70% del settore in termini di totale attivo. Tra gli obiettivi del progetto,
analizzare e mettere in evidenza l’opportunità di integrare le considerazioni
ambientali e sociali nell’attività bancaria, migliorando la gestione del
rischio per essere più competitivi sul mercato.
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