Giannini: passo avanti nell'attuazione della Buona Scuola
JOB&ORIENTA 2015
25a edizione, alla Fiera di Verona dal 26 al 28 novembre
Presentati in anteprima i dati nazionali Miur
sull’alternanza: +12,79% dei percorsi in licei, istituti tecnici e
professionali nel 2014-15
Parte ora l’alternanza obbligatoria: nel prossimo triennio
per 1,5 milioni di studenti
FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA TRA MIUR E CONFINDUSTRIA
MINISTRO GIANNINI: «Un importante passo avanti
nell'attuazione della “Buona Scuola”. Mondo della scuola e aziende buoni
alleati»
MARCO GAY, Giovani Confindustria: «Importante anche per
sviluppo imprese»
Verona, 27 novembre 2015 - Firmato questa mattina a
JOB&Orienta, salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e
il lavoro, un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca e Confindustria, che garantirà per i giovani lo
sviluppo di competenze e abilità professionalmente riconoscibili e spendibili
nel mercato del lavoro. L’accordo prevede un’azione congiunta tesa a favorire
la diffusione nelle scuole della pratica dell’alternanza scuola lavoro, resa
obbligatoria dalla recente legge di riforma del sistema di istruzione per tutti
gli studenti degli ultimi tre anni della scuola secondaria di secondo grado.
Con il Protocollo Confindustria si impegna a sostenere l'attuazione della
“Buona Scuola” mobilitando le aziende associate, anche attraverso la propria
articolazione territoriale e settoriale.
«Il Protocollo siglato oggi costituisce un importante passo
avanti nell'attuazione della “Buona Scuola”. Grazie anche a questa intesa il
2016 sarà l'anno in cui scuola e lavoro stringeranno un'alleanza vera» ha
dichiarato il Ministro STEFANIA GIANNINI. «L'alternanza è uno strumento
eccezionale per innovare l'impianto formativo della nostra scuola. Introduciamo
per tutti i ragazzi la didattica “del fare e del progettare” e apriamo la
scuola al territorio e all'innovazione. Si tratta di una tappa decisiva verso
una maggiore e migliore occupabilità dei giovani. È un grande salto verso un
orientamento che mostra subito ai ragazzi la strada per individuare e
potenziare i loro talenti».
Al Ministro fa eco l’altro firmatario del Protocollo, il
presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria MARCO GAY, che così
commenta: «È un passo significativo anche per le imprese, che da lungo tempo
chiedono l’alternanza nella formazione: aiuterà non solo i ragazzi a conoscere
prima il mondo del lavoro ma anche le aziende, promuovendone lo sviluppo con
nuove competenze».
L’alternanza scuola lavoro integra l’istruzione con la
formazione “on the job”, ossia svolta in un contesto lavorativo. La riforma,
già in vigore, ha visto le scuole presentare le progettualità entro lo scorso
16 novembre relativamente alle prime classi che sperimenteranno la nuova
obbligatorietà nei prossimi mesi, ovvero le terze. Previste 400 ore complessive
per ciascun triennio negli istituti tecnici e professionali, mentre 200 nei
licei. Novità di quest’anno, i percorsi di alternanza potranno essere svolti
anche in periodi extrascolastici (inclusi i mesi estivi) e all’estero. Inoltre
le strutture riceventi potranno essere anche enti pubblici e istituzioni
culturali.
Intanto, i dati relativi all’alternanza riferiti all’anno
scolastico 2014-2015 evidenziano già un aumento dei percorsi realizzati negli
istituti tecnici, negli istituti professionali e nei licei, così come è
cresciuto in misura rilevante il coinvolgimento degli studenti. È quanto emerge
dai numeri del rilevamento effettuato quest’anno direttamente dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca presentato in anteprima oggi a
JOB&Orienta, in Fiera a Verona fino a sabato 28 novembre.
Scendendo nel dettaglio, i dati Miur (sempre per l’anno
scolastico 2014-2015) evidenziano che il 48,56% delle scuole secondarie di
secondo grado ha utilizzato questa metodologia didattica: 2.756 sul complessivo
di 5.675, di cui 1.109 sono istituti tecnici (il 55,56% del totale di questa
tipologia di istituti), 1.051 sono istituti professionali (il 68,51% del totale
dei professionali) e 596 sono licei (il 27,79% del totale dei licei).
Guardando al numero dei percorsi, gli 11.585 (più 12,79%
rispetto all’anno precedente 2013/2014) che hanno coinvolto 270.555 studenti
(pari al 10,36% degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado) sono
stati realizzati per la maggior parte negli istituti professionali (5.407 pari
al 46,67% del totale dei percorsi) e in misura minore negli istituti tecnici
(4.165 pari al 35,95% del totale) e nei licei (2.013 pari al 17,38%),
registrando complessivamente per queste due ultime tipologie una
crescita rispettiva del 35,49% e 63,12% su base annuale.
Nell’anno scolastico in corso, a seguito della riforma
appunto, il numero degli studenti impegnati in attività di alternanza scuola
lavoro salirà sensibilmente, coinvolgendo più di 720mila studenti (il 27,35% del
totale degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado): di questi circa
529mila iscritti nelle classi terze (in modalità obbligatoria).
Fra tre anni, dunque a regime, l’attività di alternanza
scuola lavoro coinvolgerà circa un milione e mezzo di studenti. Le imprese e le
altre strutture ospitanti, sia pubbliche che private, sono chiamate quindi a
uno sforzo comune per offrire alle ragazze e ai ragazzi l’opportunità di
acquisire le cosiddette “nuove competenze della scuola del ventunesimo secolo”.
Obiettivo a cui stanno lavorando anche Unioncamere e il Miur per costruire un
Registro nazionale delle imprese, che raccoglierà le aziende disponibili a
ospitare ragazzi in alternanza.
A JOB&Orienta, a raccontare al ministro le esperienze
eccellenti di alternanza di quattro istituti superiori sono stati gli stessi
ragazzi. A Perugia, gli studenti della classi quarte e quinte dell’Itts Volta
sono coinvolti per circa 500 ore annue totali in percorsi di alternanza
finalizzati ad avviarli alla cultura di impresa, grazie a convenzioni con
aziende, associazioni di categoria e la Camera di commercio locale. L’Itis
Paleocapa di Bergamo, in collaborazione con l’Istituto Marconi di Dalmine,
Confindustria Bergamo e Noviter Milano, ha ideato e sperimentato una nuova modalità
di alternanza denominata ECLI, che prevede visite in azienda, stage e periodi
di alternanza in azienda, in Italia o all’estero. Tra i risultati, la
realizzazione di una maglietta per ciclisti dotata di indicatori direzionali e
di arresto posizionati nei quanti, comandati attraverso segnale wi-fi; e
ancora, la ”tweet-machine”, ovvero pannelli a matrici di led sui quali
scorrono, aggiornati in tempo reale, messaggi provenienti da un account
Twitter. C’è poi l’Istituto Severi-Guerrisi di Gioia Tauro (Reggio Calabria)
che ha attivi tre corsi propedeutici all’alternanza: sicurezza sul posto di
lavoro, tutela della privacy, educazione all’alternanza. Il progetto vede la
partecipazione di oltre 500 alunni e il coinvolgimento di circa 250 aziende;
gli studenti, grazie agli stage svolti in azienda, hanno acquisito preparazione
specifica e settoriale rispetto alle principali piattaforme informatiche,
integrando la formazione scolastica con elementi tecnici e scientifici.
Significativo anche il progetto sperimentale MUSA, avviato
nel 2013, che oggi mette in rete 11 licei del Veneto e ha attivi una decina di
percorsi di alternanza scuola lavoro in musei, ville venete e fondazioni. A
raccontarsi, i ragazzi del liceo Marco Polo di Venezia che a Palazzo Grassi si
stanno occupando, affiancati dallo staff del museo, della programmazione, dello
sviluppo e del follow up di iniziative specifiche curandone tutti gli aspetti.
Coinvolti in un programma destinato agli adolescenti dal titolo “Palazzo Grassi
Teens”, gli studenti contribuiranno ad avvicinare i loro
coetanei al museo e all’arte contemporanea in generale.
Sul palco veronese anche due studenti del Galileo Galilei di
Jesi, istituto tecnico che, candidando il progetto “Oli vegetali di frittura:
un modello sperimentale” al concorso europeo “I giovani e le scienze 2015”, ha
vinto la partecipazione all’Expo Sciences Mexico 2015 che si terrà a Tampico
(Messico) nel prossimo dicembre. In qualità di “Ambasciatori della Buona scuola
nel mondo” rappresenteranno l’Italia in un workshop internazionale: il Ministro
li ha premiati oggi a JOB con una targa e biglietti aerei per Tampico.
Numerose altre le buone pratiche e le eccellenze presenti
presso l’area espositiva del Miur in Fiera a Verona. Come quella degli studenti
dell’Istituto Ettore Majorana di Martina Franca (Taranto) che, coinvolti in
un’esperienza di alternanza simulata, hanno progettato e realizzato, a partire
da un’idea di uno studente, “Lilybike”, una giacca “lowcost” per la sicurezza dei
ciclisti con la quale è possibile essere facilmente identificati durante la
corsa, soprattutto nelle ore notturne; visto il successo raccolto dal progetto,
lo studente sta ora pensando di brevettare l’idea. Due classi quarte
dell'Istituto professionale Puecher Olivetti di Rho (Milano) hanno invece
realizzato un progetto di impresa formativa simulata all'interno della rete di
scuole di Rho per Expo Junior: gli studenti dell’indirizzo commerciale hanno
redatto un business plan per l'ideazione di un’impresa di abiti ecosostenibili,
all’insegna del made in Italy artigianale rispettoso dell’ambiente; la classe a
indirizzo moda ha quindi disegnato e creato un’intera collezione di abiti, in
seta shantung e in denim non trattato. Gli studenti dell’Istituto tecnico
tecnologico Bernardino Lotti di Massa Marittima (Grosseto) si sono invece messi
alla prova con il già noto codice QrCode, da loro "ricostruito" ad
hoc per indirizzare il consumatore a una pagina web istituzionale, con dominio
.gov.it, che gli garantirà l’autenticità e la provenienza made in Italy del
prodotto informandolo in modo trasparente. L’idea di start-up è stata
presentata all'Expo di Milano. E ancora eccellenze di alternanza nei licei, tra
cui la “Rete robotica a scuola” che vede capofila il Galileo-Ferrari di Torino
con il progetto di studio e ricerca “Robotica medicale”: i ragazzi di cinque classi
del liceo classico (quarta ginnasio e prima liceo) hanno realizzato una mano
bionica - il cui prototipo è stato presentato in anteprima proprio a JOB&Orienta
- in grado di interagire con l’uomo e di replicarne i movimenti della mano.
Tra le fruttuose collaborazioni tra scuola e imprese, anche
quella di sette istituti tecnici industriali (elettrotecnici) di altrettante
regioni (Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia, Campania e Lazio)
che, grazie a un progetto di alternanza e formazione in apprendistato avviata
lo scorso anno da Enel, ha visto coinvolti nell’anno scolastico 2014-2015 ben
145 studenti apprendisti.
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