Cresce più al Sud; diminuisce la capacità da parte delle
imprese di contrastarlo
Sette imprese del commercio al dettaglio su dieci hanno
subito episodi di taccheggio negli ultimi anni; il 30% delle imprese segnala un
aumento del taccheggio (+2,4% rispetto al 2014), in particolare al Centro
(+3,8%) e al Sud (+4,1%); solo il 38,9% degli esercenti dichiara di essere
riuscito a bloccare quasi sempre o spesso il taccheggiatore (-18,1% in
confronto al 2014); il 48,3% delle imprese (+1,4% rispetto al 2014) si è dotato
di misure anti-taccheggio; il 32,7% delle imprese investe tra il 2 e il 3% dei
propri ricavi (+1,1% rispetto al 2014) per la sicurezza contro il taccheggio.
L'identikit del taccheggiatore: il taccheggiatore è in
prevalenza donna (nel 54,5% dei casi), tra i 35 ed i 54 anni (per il 56%), di
nazionalità italiana (per il 56%), soprattutto coniuge con figli (per l'87,4%).
Rispetto al 2014 le imprese del commercio segnalano un
aumento dei taccheggiatori italiani (+16%).
Il taccheggiatore è…
Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono da
un focus sugli episodi di taccheggio subiti dalle imprese del commercio al
dettaglio, realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, in collaborazione
con Format Research, in vista della Giornata di mobilitazione nazionale di
Confcommercio "Legalità, mi piace" che si terrà il 25 novembre
prossimo.
L'EVOLUZIONE DEL
FENOMENO
Il 68,8% delle imprese del commercio al dettaglio è stato
vittima almeno una volta in passato di un episodio di taccheggio. Il fenomeno è
diffuso in prevalenza negli esercizi commerciali di dimensioni più grandi
(84,6%), nella distribuzione organizzata (75,2%), nelle imprese delle aree
metropolitane (69%) e delle regioni del Centro Italia (75,8%) e del Nord-Ovest
(72,2%).
Il 30% delle imprese segnala un aumento del taccheggio nel
proprio esercizio commerciale (+2,4% rispetto al 2014). In particolare, cresce
al Centro (+3,8%) e al Sud (+4,1%).
Diminuisce la capacità delle imprese di contrastare il
fenomeno. Solo il 38,9% degli esercenti dichiara di essere riuscito a bloccare
quasi sempre o spesso il taccheggiatore, una percentuale decisamente inferiore
(-18,1%) rispetto a quella dello scorso anno.
Sette imprese su dieci dichiarano che il taccheggio incide
negativamente tra l'1 e il 5% dei propri ricavi.
LE MISURE ADOTTATE
DALLE IMPRESE
Il 48,3% delle imprese del commercio al dettaglio (+1,4%
rispetto al 2014) si è dotato di misure anti-taccheggio. Di queste, il 55,3% ha
adottato dispositivi di sorveglianza video e/o altre modalità, anche
informatiche e digitali, di sorveglianza da remoto; il 21,1% ha investito in
corsi specifici per il personale; l'11,8% si è dotato di personale addetto alla
vigilanza non armata, il 6,6% ha reclutato personale di vigilanza armata.
Tre imprese su cinque investono fino all'1% dei propri
ricavi in misure e strumentazioni di sicurezza per l'anti-taccheggio, mentre il
32,7% delle imprese investe tra il 2 e il 3% dei propri ricavi (+1,1% rispetto
al 2014).
___________
Nota metodologica
L'indagine è stata effettuata
su un campione statisticamente rappresentativo dell'universo delle imprese
italiane del commercio al dettaglio (254 interviste a buon fine). Margine di
fiducia: +6,3%. L'indagine è stata svolta dall'Istituto di ricerca Format
Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati) e via web (Cawi), nel
periodo 6-12 ottobre 2015. www.agcom.it
www.formatresearch.com
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