Il disegno di Legge di stabilità proroga per il 2016 la
detrazione ai fini Irpef del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili
e di grandi elettrodomestici contestuale ad interventi di ristrutturazione
edilizia e introduce il bonus del 50% anche per l’acquisto di mobili da parte
di giovani coppie under 35. La spesa complessiva incentivabile ammonta a 1.862
milioni di euro, pari al 18,0% della spesa per consumi finali delle famiglie.
La propensione più elevata all’utilizzo delle detrazioni per
le spese di arredo in rapporto al reddito imponibile si riscontra in P.A. Trento,
P.A. Bolzano, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Marche e Friuli Venezia Giulia.
Gli incentivi fiscali della domanda interessano anche
l’offerta del mobile di artigianato di alta qualità prodotto in Italia da
15.052 imprese artigiane – il 54,1% delle 27.832 imprese del settore – che
danno lavoro a 51.535 addetti. L’84,9% dell’occupazione si riferisce alla
produzione specializzata in mobili per la casa mentre il rimanente 15,1% degli
addetti è impiegato in imprese specializzate in mobili per ufficio.
Persiste la debolezza della domanda interna: nei primi otto
mesi del 2015, il fatturato nel settore della Fabbricazione di Mobili registra
un incremento del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2014; la crescita è
tutta determinata dal mercato estero, in salita dell’8,8%, mentre il fatturato
interno segna ancora una flessione dello 0,9%.
Anche la domanda di lavoro rimane debole: nell’ultimo anno
il settore dei Mobili in Italia ha registrato una caduta dell’1,8%
dell’occupazione, più accentuata rispetto al calo dell’1,2% registrato
nell’Eurozona a 19.
La crisi della domanda interna negli ultimi anni – tra il
2011 e il 2014 la spesa delle famiglie per mobili, elettrodomestici e
manutenzione della casa a prezzi correnti è scesa dell’11,1% – ha maggiormente
orientato le imprese sui mercati esteri; le esportazioni nella Fabbricazione di
Mobili negli ultimi dodici mesi (settembre 2014-agosto 2015) valgono 8.998
milioni di euro e sono salite del 5,9% rispetto agli 8.500 milioni dei dodici
mesi precedenti, con un saldo del commercio estero positivo per 7.107 milioni
di euro.
Le prime dieci province esportatrici sono Treviso con 1.574
milioni di euro export negli ultimi quattro trimestri (III tr. 2014-II tr.
2015), seguito da Monza e Brianza con 780 milioni, Pordenone con 676 milioni,
Como con 662 milioni, Udine con 457 milioni, Milano con 374 milioni, Bari con
366 milioni, Vicenza con 352 milioni, Pesaro e Urbino con 305 milioni e Padova
con 214 milioni.
L’analisi con i dati per regione per provincia nell’Elaborazione
Flash “Il bonus fiscale per acquisto di mobili e i numeri chiave di domanda ed
offerta nel settore della produzione di mobili” – Clicca qui per scaricarla:
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