Giunge il giudizio della Commissione europea sui bilanci
programmatici dei paesi dell'Unione Europa. Per quanto riguarda l'Italia, la
Commissione ha confermato la rimessa in moto dell'economia nel 2015 e il
rafforzamento della crescita il prossimo anno. Si inverte, quindi, la dinamica
del debito rispetto al trend del 2016 e diminuisce - per la prima volta dal
2007 - il rapporto debito/PIL.
La Commissione si è
espressa anche sulla Legge di Stabilità 2016, ritenendola inclusiva di una
deviazione dal percorso di raggiungimento del pareggio di bilancio richiesto,
correndo il rischio così di non rispettare le regole del Patto di Stabilità e
di crescita. In sostanza, il giudizio complessivo sul programma finanziario del
nostro paese è stato rinviato al prossimo semestre europeo. L'Italia avrà
tempo, quindi, fino ad aprile 2016 per mettere a punto le sue richieste di
flessibilità per investimenti e riforme.
Il Ministro
dell'Economia Pier Carlo Padoan ha commentato il parere della Commissione
Europea, sottolineando come le riforme avviate dal Governo stiano allontanando
l'Italia dalla crisi e dal debito pubblico. Nel comunicato stampa diffuso sul
sito del Tesoro, il Ministro conferma che "il bilancio 2016 è stato
costruito in modo coerente con il Patto di Stabilità e Crescita, rispettando i
requisiti fissati dalla Commissione per la richiesta dei margini di
flessibilità consentiti." La precisazione della Commissione Europea sulla
flessibilità secondo il Ministro incentiva riforme strutturali ed investimenti
che permettano al Paese di migliorare la sua capacità produttiva.
Nessun commento:
Posta un commento