Soro: massima attenzione alla protezione dei dati, la
sicurezza è un asset strategico
Il rischio per la sicurezza digitale dovrebbe essere
considerato un problema di ordine economico e non solo tecnologico, e dovrebbe
essere integrato nei processi decisionali di ogni organizzazione. Lo sostiene
l'OCSE nella nuova Raccomandazione sulla sicurezza digitale e la gestione del rischio.
Un ambiente digitale globale, interconnesso, aperto e
dinamico genera notevoli opportunità economiche, ancora più promettenti se si
pensa alla crescente diffusione dell'Internet delle cose e dei Big Data.
Tuttavia, Paesi e aziende sono esposti a minacce sempre più sofisticate e
crescenti che possono mettere in pericolo la sicurezza delle informazioni e
compromettere la prosperità economica e sociale.
La Raccomandazione dell'OCSE sulla Digital Security,
adottata nei giorni scorsi, chiede a governi e vertici aziendali di assumersi la specifica responsabilità della
gestione del rischio della sicurezza digitale integrandola nella pianificazione
generale.
"E' impossibile poter eliminare totalmente il rischio
digitale, ma questa sfida può e deve essere governata in modo efficace" -
afferma Antonello Soro, Presidente del Garante privacy. "Il ricorso al
cloud computing, lo sviluppo dell'IoT, della sanità elettronica può comportare
il rischio di esporre le informazioni di milioni di cittadini ad attacchi informatici,
perdite o distruzioni con gravi conseguenze anche finanziarie, sulla
competitività e sulla fiducia tra clienti, dipendenti, azionisti. Per questo è
necessario che imprese e pubbliche amministrazioni prestino massima attenzione
alla protezione dei dati, inserendo la sicurezza digitale tra gli asset
strategici dei loro piani di sviluppo".
L'OCSE, la cui ultima Raccomandazione sulla sicurezza
digitale risale al 2002, indica otto principi-guida per la gestione del
rischio riferito alla sicurezza digitale,
anche con riguardo alla responsabilità dei diversi soggetti, alla cooperazione
tra le parti interessate ed al ruolo dell'innovazione. In particolare, l'OCSE
raccomanda l'adozione di piani nazionali per individuare le misure utili a
prevenire, individuare, affrontare e sanare le conseguenze di incidenti di
sicurezza digitale.
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