Le informazioni disponibili negli ultimi giorni evidenziano
il consolidarsi della ripresa avviatasi alla fine del 2014, che sta gradualmente
riportando l'economia italiana sui livelli di inizio 2013 e generando riflessi
positivi anche sul mercato del lavoro. Infatti, l'incremento mensile degli
occupati, il terzo consecutivo, e la graduale riduzione dei disoccupati, anche
grazie alla fisiologica tendenza al ritorno sul mercato di figure meno attive
nei periodi di crisi, come donne e giovani, testimoniano una accelerazione
delle dinamiche occupazionali: questo il commento di Confcommercio ai dati
Istat di oggi su occupati e disoccupati.
Considerando i mesi di massimo e minimo del numero di
occupati, cioè aprile 2008 e settembre 2013, periodo nel quale sono stati persi
un milione e 68mila occupati - prosegue la nota - oggi il recupero è pari a
432mila unità, pari al 40,4% della perdita complessiva, fenomeno che
consentirebbe di superare i 23 milioni di occupati tra meno di 3 anni. Se,
invece, i ritmi di crescita dell'occupazione dovessero rispecchiare quanto
accaduto nell'ultimo trimestre, questo obiettivo sarebbe raggiunto prima della fine
del 2016.
Sul fronte dei prezzi, dove peraltro la diminuzione rilevata
a settembre era largamente attesa, in considerazione di alcuni fattori
stagionali e del calo dei prezzi dei prodotti petroliferi, il permanere di
dinamiche inflazionistiche contenute rappresenta, in questo contesto, un
ulteriore segnale positivo.
E' dunque evidente – conclude Confcommercio – che una bassa
inflazione associata ad aumenti dei livelli occupazionali è una delle
condizioni indispensabili attraverso le quali i redditi delle famiglie possono
tornare a crescere sostenendo i consumi che rappresentano la chiave per rendere
sempre più solida e duratura la ripresa, ancora debole e soggetta a rischi di
varia natura.
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