Le disposizioni contenute nel decreto possono essere
suddivise in tre gruppi fondamentali. Il primo concerne la semplificazione
delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese; il secondo
i rapporti di lavoro; il terzo le pari opportunità.
1) Semplificazioni di
procedure e adempimenti
a) Razionalizzazione e semplificazione dell’inserimento
mirato delle persone con disabilità, con l’obiettivo di superare i problemi di
funzionamento che la disciplina finora vigente ha evidenziato.
Le linee caratterizzanti l’intervento riguardano:
-
la possibilità per i datori di lavoro privati,
in linea con quanto richiesto dal Parlamento, di assumere i lavoratori con
disabilità mediante la richiesta nominativa, ma non di effettuare l’assunzione
diretta (potranno essere assunti solo disabili inseriti nelle apposite liste).
Viene altresì introdotta la possibilità di computare nella quota di riserva i
lavoratori disabili che abbiano una riduzione della capacità lavorativa di una
certa entità anche se non assunti tramite le procedure del collocamento mirato;
-
l’integrale revisione della procedura di
concessione dell’incentivo per le assunzioni dei disabili, prevedendo la
corresponsione diretta e immediata dell’incentivo al datore di lavoro da parte
dell’INPS mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili. Si rafforzano
gli incentivi per l’assunzione dei disabili, con una durata più lunga in caso
di assunzione di persone con disabilità intellettiva e psichica.
b) Razionalizzazione e semplificazione in materia di
costituzione e gestione del rapporto di lavoro.
I principali interventi riguardano:
-
la tenuta, a decorrere dal 1° gennaio 2017, del
libro unico del lavoro in modalità telematica presso il Ministero del lavoro e
delle politiche sociali;
-
la previsione che tutte le comunicazioni in
materia di rapporti di lavoro, collocamento mirato, tutela delle condizioni di
lavoro, incentivi, politiche attive e formazione professionale, ivi compreso il
nulla osta al lavoro subordinato per cittadini extracomunitari nel settore
dello spettacolo, siano effettuate esclusivamente in via telematica mediante
modelli semplificati;
-
il potenziamento della Banca dati politiche
attive e passive;
-
l’abolizione dell’autorizzazione al lavoro
all’estero e la semplificazione del collocamento della gente di mare.
c) Razionalizzazione e semplificazione in materia di salute
e sicurezza sul lavoro e di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul
lavoro e le malattie professionali.
Le principali modifiche riguardano:
-
la revisione della composizione del Comitato per
l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento
nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul
lavoro, al fine di semplificare e snellire le procedure di designazione dei
membri;
-
la riduzione dei componenti della Commissione
consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, l’introduzione di
una nuova procedura di ricostituzione della Commissione e un aggiornamento
delle funzioni ad essa istituzionalmente attribuite;
-
la messa a disposizione al datore di lavoro, da
parte dell’Inail, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per
il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni, di strumenti tecnici e
specialistici per la riduzione dei livelli di rischio;
-
lo svolgimento diretto da parte del datore di
lavoro dei compiti di primo soccorso, nonché di prevenzione degli incendi e di
evacuazione, anche nelle imprese o unità produttive che superano i cinque
lavoratori;
-
il miglioramento del processo di acquisizione
delle informazioni necessarie per il calcolo del premio assicurativo attraverso
la realizzazione di un apposito servizio sul portale dell’INAIL;
-
la trasmissione all’INAIL del certificato di
infortunio e di malattia professionale esclusivamente per via telematica, con
conseguente esonero per il datore di lavoro;
-
la trasmissione all’autorità di pubblica
sicurezza delle informazioni relative alle denunce di infortunio mortali o con
prognosi superiore a trenta giorni a carico dell’INAIL, esonerando il datore di
lavoro;
-
l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro
infortuni, anticipando la soppressione dell’obbligo, connessa, nelle intenzioni
del legislatore, alla emanazione del decreto interministeriale istitutivo del
Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP).
d) Revisione delle sanzioni in materia di lavoro e
legislazione sociale.
I principali interventi riguardano:
-
la modifica alla c.d. maxisanzione per il lavoro
“nero” con l’introduzione degli importi sanzionatori “per fasce”, anziché
legati alla singola giornata di lavoro irregolare e la reintroduzione della
procedura di diffida, che consente la regolarizzazione delle violazioni
accertate. La regolarizzazione è subordinata al mantenimento al lavoro del
personale “in nero” per un determinato periodo di tempo;
-
la modifica al c.d. provvedimento di sospensione
dell’attività imprenditoriale, favorendo una “immediata eliminazione degli
effetti della condotta illecita, valorizzando gli istituti di tipo premiale”;
-
si chiariscono le nozioni di omessa
registrazione e infedele registrazione sul libro unico del lavoro e si modifica
il regime delle sanzioni;
-
si modificano le sanzioni in materia di consegna
del prospetto paga;
2) Disposizioni in
materia di rapporto di lavoro
I principali interventi riguardano:
-
la revisione della disciplina dei controlli a
distanza del lavoratore, con un intervento sull’art. 4 dello Statuto dei
lavoratori per adeguare la disciplina all’evoluzione tecnologica, nel rispetto
delle disposizioni in materia di privacy;
-
la possibilità per i lavoratori di cedere, a
titolo gratuito, ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, che
svolgono mansioni di pari livello e categoria, i riposi e le ferie maturati,
con esclusione dei giorni di riposo e di ferie minimi garantiti dalla legge, al
fine di assistere i figli minori che, per le particolari condizioni di salute,
hanno bisogno di assistenza e cure costanti da parte dei genitori;
-
l’introduzione con decreto ministeriale, per i
lavoratori del settore privato, di ipotesi di esenzione dal rispetto delle
fasce di reperibilità in caso di malattia, così come avviene per i lavoratori
del settore pubblico;
-
l’introduzione di modalità semplificate per
effettuare le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro,
esclusivamente con modalità telematiche su appositi moduli resi disponibili dal
Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso il sito
istituzionale. Nessun’altra forma di effettuazione di dimissioni sarà più
valida: in questo modo si assesta un colpo decisivo alla pratica delle
dimissioni in bianco che ha finora colpito, in particolare, le donne
lavoratrici.
3) Disposizioni in
materia di pari opportunità
I principali interventi riguardano:
-
la revisione dell’ ambito territoriale di
riferimento delle consigliere di parità provinciali in vista della soppressione
delle province;
-
la modifica della composizione e delle
competenze del Comitato nazionale di parità;
-
la modifica delle competenze e della procedura
di designazione e nomina delle consigliere, semplificando l’iter di nomina e
superando le incertezze dovute alla precedente formulazione;
-
l’introduzione del principio secondo cui per le
consigliere di parità non trova applicazione lo spoil system di cui all’art. 6,
comma 1, della legge n. 145/2002;
-
la ridistribuzione fra gli enti interessati
degli oneri per il sostegno alle attività delle consigliere;
-
l’introduzione della Conferenza nazionale delle
consigliere di parità, per rafforzare e accrescere l'efficacia della loro
azione, e consentire lo scambio di informazioni, esperienze e buone prassi. La
Conferenza sostituisce la Rete delle consigliere e opera senza oneri per la
finanza pubblica.
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